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Giulio Berruti: “In una donna mi seduce la vulnerabilità, ben venga la cellulite”

L’attore ha tracciato il profilo della sua donna ideale. Ha spiegato di amare la sincerità e di essere sedotto dalla vulnerabilità. Apprezza le donne che si accettano e non sono ossessionate dall’aspetto fisico.
A cura di Daniela Seclì
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Giulio Berruti è attualmente single. Nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale Nuovo, l'affascinante attore ha spiegato come dovrebbe essere la sua donna ideale:

“Mi seducono la vulnerabilità e l’umanità della donna che ho davanti, il modo che ha di vivere la realtà che la circonda. Se è simile al mio, allora vuol dire che ho trovato l’anima gemella. In una compagna cerco la sincerità e l’onestà di mostrarsi per quello che si è, anche con le proprie fragilità. E come mi aspetto da una donna la verità, anche io ho il desiderio di sentirmi accolto, di poter essere me stesso senza le sovrastrutture che spesso la nostra società impone. Oggi, invece, è difficile mettersi a nudo con chi potrebbe farci innamorare perché, per qualche ragione, ci hanno reso tutti molto competitivi e spaventati l’uno dall’altro. Invece penso che dovremmo accettarci un po’ di più, raccontarci per come siamo davvero. Dobbiamo smettere di ispirarci a quei modelli che spesso ci vengono raccontati dai media. Penso a quelle donne che sono troppo focalizzate sul loro aspetto fisico, così come tanti uomini. Ben venga la cellulite, se c’è…“.

Ha ammesso, però, che la sua bellezza lo ha aiutato a relazionarsi con le donne. Ma è una sorta di biglietto da visita valido solo per i primi minuti di una nuova conoscenza:

“Credo che dipenda molto dalla persona con cui ci si relaziona. In generale sì, aiuta, ma solo per i primi cinque minuti di un incontro. Poi, secondo me, le donne cercano sempre un uomo che abbia qualcosa da dire, invece che qualcosa da mostrare. I contenuti sono importanti e non basta avere un fisico palestrato. Devo essere onesto, se non avessi avuto questa fisicità, che dal punto di vista professionale mi rende adatto a un certo tipo di ruoli, probabilmente oggi non sarei qui. Ma anche nella vita di un attore serve puntare su altro. Sto facendo il mio percorso, sono uno di quelli che si fa il ‘mazzo’ e non punto soltanto ai ruoli facili. Anzi, a volte essere bello, mi preclude parti che invece amerei interpretare“.

Infine, ha spiegato che sarebbe disposto a rinunciare al suo fascino per il suo mestiere di attore:

“Mi piacerebbe tanto fare il percorso di Matthew McConaughey, che ha vinto il premio Oscar per Dallas Buyers Club, film per il quale ha dovuto perdere trenta chili“.

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