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Grignani, sceso dal palco a Borgetto: “Innervosito dallo sgabello e dalla ballerina”

“Mi sono innervosito”: così Gianluca Grignani motiva la decisione di interrompere il concerto a Borgetto, in Sicilia. A mandarlo su tutte le furie uno sgabello troppo corto e la presenza di una ballerina.
A cura di Stefania Rocco
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Ha fatto scalpore l’ultimo colpo di testa di Gianluca Grignani. L’incidente risale a qualche settimana fa quando l’artista interruppe un concerto a Borgetto, in provincia di Palermo, per poi scendere furioso dal palco nella confusione generale dei presenti.

Intervistato dal settimanale “Oggi”, Gianluca racconta che dietro quel momento d’ira ci sarebbe una spiegazione ben precisa. Il rocker – ma guai a chiamarlo rockstar – fornisce una spiegazione precisa dell’accaduto, elencando i motivi della sua rabbia:

Mi sono innervosito. A ragion veduta. Queste esibizioni in giro per l’Italia le decido io, sono organizzate velocemente e annunciate solo sui social. Lì però mi hanno dato uno sgabello col pedale per abbassarlo e ho rischiato di cadere; poi è apparsa sul palco una ballerina senza che io sapessi nulla… Il  pubblico mi dava ragione. Ma ora non voglio perdere tempo in spiegazioni.

In stato confusionale per strada: “Facevo lo stron*o”

Il concerto a Borgetto non è l’unico incidente di cui Grignani si è reso protagonista. Il cantante – che non ha mai nascosto le sue difficoltà e la necessità di poter contare su un aiuto concreto – a maggio fu filmato mentre vagava per strada in stato confusionale. Oggi motiva l’accaduto e aggiunge che sarebbero stati i suoi figli a salvarlo:

Ho sofferto molto. Ho dovuto riprendere in mano la mia vita. Ho affrontato cose che altri non hanno affrontato, come la sensazione provata quando sono stato male quel giorno. Mi sentivo solo e stavo rotolando, non voglio neanche dire dove. Stavo facendo lo stronzo. A tutto questo si era aggiunta la difficoltà di avere quattro figli. La mia famiglia è tutto ma, io ero arrivato a essere l’ultimo perno. Il più debole. Mi sono tatuato una frase sul braccio destro, per ricordare che devo volermi bene.

È lui stesso a occuparsi dell’educazione dei suoi bambini ed è a loro che deve i suoi tentativi di rinascita:

Se mi sono salvato, preso per i capelli, è merito dei miei figli. E ora sono migliore. Non bisognerebbe cadere davanti ai propri figli o almeno avere la certezza di rialzarsi… È difficile fare l’uomo. Come padre cerco di non commettere errori. E se li commetto chiedo scusa. Mia moglie è fantastica, ma molto permissiva e io mi sono dovuto appropriare del ruolo del rompiscatole. Loro sono educatissimi, tanto che, in molti, si chiedono come possano essere miei figli.

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