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I genitori di Roberto Mancini: “Se lo sentiva che avrebbe vinto Euro 2020, ma noi abbiamo sofferto”

I genitori di Roberto Mancini, Aldo e Marianna, commentano la vittoria dell’Italia a Euro 2020. Intervistati da Ansa, hanno parlato di una finale “sofferta”, dove a un certo punto hanno quasi smesso di sperare di potercela fare. Al contrario, però, “Roberto se lo sentiva che avrebbe vinto questo Europeo. Chissà perché”.
A cura di Daniela Seclì
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Aldo e Marianna Mancini sono due genitori orgogliosi. Ieri, come quasi tutti gli italiani, erano davanti alla televisione ad assistere alla finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra. Gli Azzurri, guidati dal figlio della coppia Roberto Mancini, hanno vinto, attestandosi Campioni d'Europa. Per scaramanzia, i genitori dell'allenatore hanno guardato la partita da soli. Esattamente come hanno fatto con le precedenti.

Mamma Marianna ha sofferto per la finale di Euro 2020

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Mamma Marianna e papà Aldo, intervistati da Ansa, hanno ammesso che assistere alla partita ha portato con sé una certa dose di sofferenza. Tuttavia, la signora Marianna ha anche confidato che Mancini se lo sentiva che avrebbe portato a casa la Coppa: "È stata un'emozione terribile. Forte e bella alla fine, però durante la partita è stato terribile. È stata molto sofferta. Adesso tanta felicità, ma a un certo punto quasi non ci speravo più. Lui però se lo sentiva che avrebbe vinto questo Europeo. Chissà perché". 

Roberto Mancini: onesto, dà fiducia, non vede la cattiveria

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Il signor Aldo e la signora Marianna sono apparsi orgogliosi dei traguardi raggiunti dal figlio. Il padre di Roberto Mancini ritiene che sia riuscito a fare "felici tutti gli italiani", facendoli innamorare del calcio proprio come è accaduto a lui: "Roberto ha sempre amato il calcio, fin da quando aveva 5 anni". Per concludere, mamma Marianna ha dichiarato:

"Roberto ha fatto un lavoro che gli piaceva. Era felice già per questo. Il padre gli ha dato una grossa spinta all'inizio perché lui era un ragazzino e non poteva sapere bene quello che faceva. Io ero un po' più titubante perché avevo paura di farlo andare fuori. Ero un po' arrabbiata perché andava via di casa. Alla fine, però, hanno avuto ragione loro. Sapevo che avrebbe fatto l'allenatore perché ce l'aveva proprio nel sangue. Gli altri allenatori avevano fiducia in lui. […] Non lo abbiamo sentito ancora. L'Italia lo ama? Lui ha un buon carattere, è molto amico delle persone. Non vede la cattiveria, dà fiducia a tutti. È una persona onesta".

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