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Il Calendario Pirelli 2013 bandisce il nudo e presenta Adriana Lima incinta

Un cambio di direzione inatteso quello del Pirelli, il Calendario più atteso e spettacolare. Si reinventa presentando modelle vestite, dimenticando il nudo del corpo, per mettere a nudo l’anima di donne che hanno qualcosa da raccontare, affidandosi allo scatto esperto di Steve McCurry.
A cura di Laura Balbi
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Un cambio di direzione inatteso quello del Pirelli, il Calendario più atteso e spettacolare. Si reinventa presentando modelle vestite, dimenticando il nudo del corpo, per mettere a nudo l'anima di donne che hanno qualcosa da raccontare, affidandosi allo scatto esperto di Steve McCurry

Dimenticate i nudi, le immagini velate di donne bellissime in copertina. Il calendario Pirelli, "The Cal", si reinventa in una nuova veste, inedita e inaspettata. C'è grande attesa per la nuova presentazione, ma iniziano a circolare le prime indiscrezioni, il backstage ufficiale del calendario catturato dagli scatti esclusivi di Vanity Fair. Per la prima volta una delle protagoniste sarà una donna incinta, con il pancione in bella mostra. Si tratta della splendida modella Adriana Lima, in attesa del suo secondo figlio da Marko Jaric, ed ormai agli sgoccioli della gravidanza.

Una rappresentazione della donna più umana, meno iconica e strumentalizzata a favor d'acquisto. Il nuovo Pirelli si propone una sfida per il 2013, certo di far parlare di se ma pieno di punti interrogativi sul successo dell'inversione di rotta. La virata verso qualcosa di più profondo inizia dal fotografo, è stato scelto Steve McCurry, un fotografo di reportage specializzato in zone di conflitto. Dopo aver regalato fermi immagine di Cambogia, Iraq, Libano e Golfo Persico, McCurry avrà dinnanzi al suo obiettivo donne splendide, dalla Lima a Isabeli Fontana, passando per Petra Nemcova, Sonia Braga e Marisa Monte.

isabeli_fontana calendario pirelli 2013

Tutte rigorosamente vestite, donne che hanno qualcosa da raccontare al di la dei propri corpi in mostra. Adriana Lima prossima alla maternità, l'attrice e regista Elisa Sednaoui, italiana con origini egiziane, la fondatrice di Happy Hearts Fund Petra Nemcova, di origine serba ma ormai dedita alle zone colpite dallo tsunami asiatico del 2004. Lyia Kebede, fondatrice dell'associazione per combattere la mortalità infantile materna nel suo paese, l'Etiopia.

Gli scatti hanno come ambientazione Rio de Janeiro, cuore pulsante di un Brasile che bada al progresso ma non dimentica la sua anima più martoriata, la vita difficile delle favelas alle spalle della città nuova. Emergente come le donne che si lasciano fotografare sotto una nuova luce, in vista di un Calendario che per 12 mesi non sarà più lo stesso.

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