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Il fratello di Anna Marchesini: “Di lei ormai interessava solo la malattia, ora è nostra”

Gianni Marchesini ha pubblicato un lungo sfogo sui social, nel quale ha accusato il mondo dell’informazione di essere più interessato alla malattia di Anna Marchesini che all’artista. Inoltre, in un’intervista rilasciata a ‘Il dubbio’ ha parlato dei ‘pazzi’ che gli telefonano, fingendosi amici della sorella e chiedendo lavoro.
A cura di Daniela Seclì
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Gianni Marchesini ha rilasciato una lunga intervista a Paola Sacchi per il quotidiano ‘Il dubbio'. Il fratello di Anna Marchesini ha ricordato alcuni aneddoti della loro infanzia e ha svelato come nacque una delle prime imitazioni dell'attrice, la signora Flora.

È toccato a lui, annunciare la morte di Anna Marchesini e in questi giorni, ha pubblicato un lungo sfogo, nel quale ha sottolineato il trattamento riservato all'artista, da parte del mondo dell'informazione:

"[…] I giornalisti avranno pure diritto all'informazione senza la quale Anna Marchesini sarebbe stata tale e quale perché era una fuoriclasse necessaria al mondo dell'informazione assai di più di quanto l'informazione fosse necessaria a lei che non ha fatto mai una pubblicità. Essere il fratello, di una donna famosa come Anna e in più malata è un dramma. All'informazione Anna non interessava più. Interessava soltanto la sua malattia, interessava in quale ospedale fosse ricoverata, in quale reparto, le sue condizioni, dove era morta, dove andare quindi a domandare, spigolare, indagare perché è la malattia che accende l'interesse. Prima del comunicato ho ricevuto non so quante telefonate di chi voleva sapere in quale ospedale o reparto stesse o dove fosse morta. Allora lo sapete cosa ho detto? Anna Marchesini è nostra, della sua famiglia, non è più di nessuno ora e quindi non è più di nessuno la sua malattia. Allora l'annuncio lo do io che sono suo fratello perché il tritacarne era già in funzione e sta continuando a funzionare spostandosi su altre questioni ovviamente gossippare per le quali dalla mia famiglia non uscirà una parola perché a noi Marchesini del diritto a una certa informazione non ce ne può fregare di meno. […]"

"Qualche pazzo si finge amico di Anna Marchesini per chiedermi di trovargli lavoro"

Al dolore per la perdita della sorella, si è aggiunto il tormento di telefonate continue, non solo da parte delle tantissime persone che vogliono rendere omaggio all'attrice, ma anche da coloro che sperano di rimediare un posto di lavoro:

"C'è qualche pazzo che si finge grande amico di Anna e ora mi chiede di trovargli lavoro in tv!".

Per fortuna, però, anche lui ha nel sangue l'ironia. Una dote che sia Anna che Gianni hanno ereditato dal nonno:

"Vedi, il senso comico delle cose per noi Marchesini è come il diabete che si trasmette per via ereditaria. Tutto iniziò con il nonno Giovanni. Un fattore padre della nostra mamma Zaira, si divertiva con i contadini a rifare tutti i governi. Allora, a uno, tal Nicola, diceva: te per me sei il ministro dell’Interno perché non c’hai voglia di fare un c…, a un altro dava l’incarico di quello degli Esteri e via così".

Gianni Marchesini: "Mia sorella Anna, dalla signora Flora alla vita sotto scorta"

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Il fratello di Anna Marchesini ha svelato dove l'attrice trovò l'ispirazione per creare il personaggio della simpaticissima signora Flora. La donna imitata dalla comica era una vicina di casa, a cui spesso si divertiva a fare il verso insieme a sua madre.

"Era una vicina di casa, che urlava sempre con il marito. Era un mite dirigente comunale di livello venuto dal Nord, che, poveretto, di fronte alle urla inviperite della moglie e della figlia, che parlava a macchinetta, 5000 parole al secondo e tutte dettagliate, si rifugiava nella stanza sfogatoio. Smadonnava sommessamente. E si metteva a suonare la tromba. […] Mia madre Zaira e Anna, quando le urla salivano più forti, si mettevano a imitare la Flora e la figlia Giuliana. Mia sorella, 8-9 anni, e la mia mamma dicevano: aho, qui ri-slatiniamo (nel senso andar fuori dal Latino ndr)".

Infine ha spiegato che è capitato anche, che le imitazioni di Anna Marchesini avessero effetti sulla vita dell'intera famiglia. Era il 1986 e il Trio si lanciò in una parodia che creò quasi un incidente diplomatico. Nel corso della trasmissione ‘Fantastico', Solenghi interpretò l’ayatollah Khomeini, Lopez fece la parodia di Reagan e la Marchesini vestì i panni della ‘sora Khomeines', madre del capo religioso. Lo sketch causò la furia dell'ayatollah e dell’ambasciata iraniana.

"Lei, io e la nostra famiglia vivemmo sotto scorta".

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