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Il sogno di Michelle Obama: “Vorrei essere Beyoncè”

Una Michelle che non ti aspetti quella intervistata sul settimanale Chi, che ha confessato le insicurezze del suo rapporto con Barack Obama, i segreti della loro vita privata e i suoi sogni più reconditi, come quello di diventare un giorno una scatenata Beyoncè, passando da first lady a “single lady”.
A cura di Eleonora D'Amore
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First Lady Michelle Obama

Abituati a vederla come una moderna first lady, sempre vicina alle attività presidenziali del marito Barack Obama e onnipresente nelle iniziative di beneficenza più disparate. Nessuno si aspetterebbe mai di sentirle dire "A volte ho l'impressione che non mi ami più" nè tantomeno di leggere che nel profondo delle sue aspirazioni si cela questo sogno: "Se avessi del talento, vorrei essere Beyonce. Mi piacerebbe davvero essere una grande cantante. Il potere della musica, saper suonare uno strumento. Poi ho l'impressione che i musicisti si godano la vita come nessun altro" (nel video in alto una performance della first lady sulle note di una canzone di Beyoncè, nel quale sembra evidente il suo trasporto per la nota "single lady").

Un'intervista insolita insomma quella che potrete leggere sulle pagine del settimanale "Chi", che ha avvicinato la "prima donna" d'America e le ha chiesto ciò che tutti nella vita, almeno una volta, abbiamo pensato di chiederle. Domande relative al suo rapporto di coppia, vissuto nel quotidiano tra le quattro mura (si fa per dire!) della Casa Bianca, dove vive e lavora a stretto contatto con il Presidente, che per lei però è semplicemente "Barack":

Barack e Michelle obama con beyoncè

A volte ho l'impressione che non mi ami più, ma basta che parliamo per sentirmi subito rassicurata e capisco che, in realtà, mi adora. […] Cerchiamo di passare sopra alle cose, che poi è una versione del detto ‘non andare a dormire arrabbiati'. […] Succede che Barack non sia ancora rientrato e che io vada a letto ugualmente, anche se non ho ancora ritrovato la calma. Ma ci sforziamo di superare certi momenti. […] Abitiamo e lavoriamo nello stesso posto, alla Casa Bianca. Ceniamo alle 18:30 e per la prima mezz'ora parliamo con le ragazze. Poi loro pensano a portare fuori il cane. Uscite loro, io e mio marito facciamo il punto della situazione, senza che le nostre figlie ci sentano. Sono quasi sempre io ad andare a letto per prima, e allora lui viene a rimboccarmi le coperte, poi spegne la luce, mi dà un bacio e continuiamo a chiacchierare.

Viene quasi automatico pensare che tra due caratteri così forti e predominanti possa scattare a volte quel pizzico di competizione capace di ostacolare un normale rapporto paritario tra uomo e donna. E invece: "Cerchiamo di non prenderci troppo sul serio. Quando facciamo dello sport insieme, la maggior parte del tempo la passiamo a ridere l'uno dell'altro".

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