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Il video del testamento di Marina Ripa di Meana: “Ho pensato al suicidio assistito in Svizzera”

Il video testamento di Marina Ripa di Meana è andato in onda durante l’edizione serale del Tg5. A leggere per lei la giornalista Maria Antonietta Farina Coscioni.
A cura di Andrea Parrella
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Marina Ripa di Meana è morta il 5 gennaio 2018 dopo aver combattuto per 16anni con un cancro. Nelle ultime ore è emerso che l'opinionista aveva deciso di registrare un video di testamento, pochi giorni prima della sua morte, che è andato in onda nell'edizione serale del 5 gennaio del Tg5.

Il video testamento di Marina Ripa di Meana

Nel video, evidentemente registrato nellasua abitazione, la si vede, sofferente, affiancata dalla giornalista Maria Antonietta Farina Coscioni, che ha letto per lei le sue volontà dopo una breve introduzione di parole pronunciate con grande sforzo, a causa dei dolori:

Dopo Natale le mie condizioni sono precipitate. Tutto ormai mi è difficile e mi procura dolore insopportabile. Il tumore ormai si èimpossessato delmio corpo, ma non dellamia mente e della mia coscienza. Ho chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni per comunicarle che il momento della fine è davvero giunto.

L'ipotesi del suicidio assistito in Svizzera

Nella lettera Marina Ripa di Meana racconta di aver pensato all'ipotesi di ricorrere al suicidio assistito, senza sapere che potesse ricorrere alla sedazione palliativa profonda: "Le ho manifestato l'idea del suicidio assistito in Svizzera, ma lei mi ha dettoche potevo percorrere la via italiana delle cure palliative con sedazione profonda". 

Il messaggio di Marina Ripa di Meana prima di morire

Nella parte finale del messaggio Marina Ripa di Meana rimarca alcune delle parole della giornalista, come a volerle sottolineare ed evidenziarne, con maggiore enfasi, la forza e la gravità:

Non conoscevo questa via, mi ha anche spiegato che posso essere assistita a casa, scegliendo di percorrere questo ultimo tratto della vita tra i miei affetti più cari, i miei amici, il mio mondo. Ora lo so grazie a lei e a una dottoressa palliativista che ha confermato e approfondito quanto mi era stato detto. Voglio lasciare questo ultimo messaggio per dire che a casa propria o in un ospedale, una persona deve sapere chepuò scegliere di tornare alla terra senza ulteriori sofferenze. Fatelo sapere.

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