“Il video di Lapo Elkann valeva 350mila euro”, in aula parla il paparazzo
Il video di Lapo Elkann, oggetto della vicenda giudiziaria che vede condannati con rito abbreviato i fratelli Enrico e Giovanni Bellavista e il padre Renato a pene comprese tra 2 anni e 8 mesi e 4 anni di reclusione per le accuse di estorsione e tentata estorsione in concorso ai danni del rampollo della famiglia Agnelli, avrebbe un valore che si attesterebbe ad una cifra vicina ai 350mila euro. È quanto asserisce il paparazzo Fabrizio "Bicio" Pensa, ascoltato in aula nell'ambito del processo. Questi i virgolettati presenti su Il Messaggero/Leggo:
Faccio il fotografo e se mi trovo tra le mani un servizio faccio le mie valutazioni: quel video avrebbero potuto venderlo al prezzo di 350mila euro.
Il fotografo sostiene di non aver tentato nessuna estorsione ai danni di nessuno:
Ho cercato di portare avanti una transazione lecita.
Stando alle accuse, i fratelli Bellavista, autori del video dove Lapo apparirebbe vicino a delle piste di cocaina stese su un tavolo, dopo aver ricevuto una cifra di 30mila euro come prima tranche, avrebbero cercato di alzare la posta nei confronti dell'imprenditore con la complicità del fotografo che aggiunge:
Ho preso contatti con Signorini Secondo le accuse, e in seguito Lapo mi ha contattato chiedendo di non pubblicare il video. Ho cercato di mediare andando incontro a Lapo e abbassando il prezzo, e ho anche ricevuto delle minacce da parte dei Bellavista. Avevo avuto degli attriti con Lapo ma non avevo motivi di astio, ma il mio obiettivo era quello di aiutarlo e recuperare il rapporto con lui, ottenendo qualcosa per me senza commettere nulla di illecito.
L'accordo alla fine sarebbe stato di circa 90mila euro, con una percentuale per il paparazzo pari al 10%. Enrico Bellavista è stato arrestato lo scorso dicembre dai carabinieri, mentre in una stanza di un albergo di Milano intascava i 90mila euro da un collaboratore di Lapo Elkann. Era una trappola organizzata dagli investigatori.
