Ilaria D’Amico: “Io e Gigi Buffon ci vogliamo bene ma non passiamo la vita avvinghiati”
Ilaria D'Amico si è raccontata su Corriere.it. Oggi è un giorno importante per lei. Si riaccendono i riflettori sulla Champions League e sarà la giornalista a raccontarla su Sky Sport con il programma "Champions League Show". Un momento sereno sia sul lavoro che nella vita privata. Procede a gonfie vele, infatti, la sua relazione con Gigi Buffon.
Il racconto distorto della sua relazione con Gigi Buffon
Ilaria D'Amico non ama parlare della sua vita privata. L'eccessiva attenzione del gossip sulla sua storia d'amore con Gigi Buffon, non la entusiasma di certo. Per non parlare della costante indiscrezione su una presunta gravidanza, dimostratasi veritiera solo nel 2016, quando è nato Leopoldo Mattia:
"L'eccessiva attenzione alla mia vita privata? Stando alle foto che pubblicano di noi, io e Gigi passiamo la vita avvinghiati. Ci vogliamo molto bene ma non è esattamente così. Che dire, non è che l’abbia presa bene, no. Anche perché non sono mai stata una persona che ama molto raccontarsi: facciamo la nostra vita, usciamo, ma evitiamo i posti mondani e proviamo a vivere una vita piuttosto riservata. A questa indagine costante della mia vita, in cui ci si chiede ogni giorno se sono incinta o no, non mi ci sono ancora abituata. Capisco il gioco delle parti, ma non mi piace".
Vorrebbe tornare a occuparsi di politica
Nella vita professionale di Ilaria D'Amico, la passione per il calcio va a braccetto con quella per la politica. La giornalista ha spiegato di non occuparsene più, lavorativamente parlando, dal 2015. Tuttavia, non ha mai smesso di seguirne ogni sviluppo. Ora che Gigi Buffon è tornato alla Juventus e la famiglia si è ristabilita in Italia, non esclude l'ipotesi di tornare a coltivare quella passione:
"Sono stati anni impegnati e impegnativi ma adesso vediamo. C’è in me l’idea di tornare ad occuparmene. Prima non potevo. Perché tutto funzionasse nella mia vita servivano energie e dedizione. Banalmente, altrimenti a Parigi come ci andavo? Per far funzionare il nucleo mio e di Gigi bisognava fare così e la prova che le cose sono andate bene è che quando abbiamo detto ai bimbi che l’esperienza in Francia finiva erano tutti dispiaciuti: segno che eravamo riusciti nella nostra impresa. Ad ogni modo, ora che tutto si è ricomposto credo che le mie due passioni possano tornare a coesistere".