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Ilaria D’Amico: “Un mio ex direttore mi fece delle avance, fu imbarazzante”

Ilaria D’Amico ha parlato di parità di genere, metoo, calcio, lavoro e di Gianluigi Buffon in un’intervista data a I Lunatici la trasmissione di Rai Radio2 condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. La conduttrice ha parlato del suo tifo per la Lazio, delle promesse di Buffon e di quella volta che un ex direttore si comportò in maniera equivoca.
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Ilaria D'Amico (LaPresse)
Ilaria D'Amico (LaPresse)

Ilaria D'Amico ha parlato di parità di genere, metoo, calcio, lavoro e di Gianluigi Buffon in un'intervista data a I Lunatici la trasmissione di Rai Radio2 condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle sei. La conduttrice televisiva ha affrontati vari temi partendo dal vaccino e dalle preoccupazioni per la salute sua e soprattutto della madre anziana e con alcune patologie: "Io mi sono tranquillizzata grazie al vaccino. Avevo tantissima ansia soprattutto per mia mamma, che ha una certa età e un po' di patologie. Avevo veramente paura e angoscia. Una volta vaccinata lei e vaccinati noi, mi sembra che ci sia una rete in questa cascata libera in cui ci siamo trovati. Il vaccino mi dà la sensazione di una rete di protezione".

Argomento di discussione sono stati anche il #metoo e la parità di genere, con la conduttrice che s'è detta a favore delle quote rosa che sono "orribili ma necessarie (…) necessarie per scardinare un mondo che è stato governato dall'idea che siano i maschi a scegliere. E' importante far entrare le donne nei centri di potere". D'Amico ha anche ricordato un aneddoto legato proprio alla questione #metoo: "Una volta mi sono ritrovata in una situazione molto imbarazzante. Già lavoravo, erano i primi anni. Mi chiamò nella sua stanza il direttore e lo trovai con della musica romantica in stanza, poi iniziammo a parlare e lui iniziò a farmi dei massaggi sul collo. Era un segnale inequivocabile. Era il direttore di un luogo in cui lavoravo, ma ne sono uscita, ho bloccato la situazione e ne sono uscita" ha detto, spiegando che il movimento è stato fondamentale per "dare strumenti a tutte le giovani ragazze e per spaventare chi trovandosi in certi posti di potere per buonsenso, civiltà e dignità dovrebbe evitare certi comportamenti e invece non lo fa".

Oltre a spiegare il perché del suo tifo per la Lazio ("Negli anni '80 la Roma era fortissima e la Lazio arrancava, tifare Lazio era più romantico"), poi, c'è stato anche un siparietto simpatico su Buffon che ogni anno le promette un'estate bellissima e poi non si ritira mai: "Sono consapevole che mi dice delle stupidaggini ogni anno. Arriva a un certo punto e mi dice che smetterà, mi promette che ci faremo una estate incredibile, che faremo un viaggio alla scoperta dell'Italia che si conosce di meno. Ogni volta poi arriviamo a maggio che ha già preso altre decisioni. Lui è una fucina di talento e motivazioni, è un trascinatore vero, di se stesso e dei suoi compagni. E' un generoso, si sporca le mani nello spogliatoio, ha una parte umana meravigliosa"

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