Jamie Lee Curtis e la transizione di genere della figlia Ruby: “Sto imparando una nuova lingua”
Un anno fa Thomas ha annunciato ai suoi genitori, Jamie Lee Curtis e Christopher Guest, di essere transgender. Oggi ha 25 anni, si chiama Ruby e lavora come video editor. E per la prima volta, insieme alla madre, ha raccontato in un'intervista al magazine People il suo percorso verso la transizione di genere e il coming out: "È stato spaventoso solo per il semplice fatto di dire loro qualcosa su di me che non sapevano". In quest'ultimo anno, l'attrice, 62 anni, pronta a tornare sul grande schermo con il film Halloween Kills, è stata accanto alla figlia e ha appreso molto da lei: "Sto parlando una nuova lingua, una nuova terminologia".
Il coming out di Ruby: "È stato spaventoso"
Oggi Ruby è una 25enne confidente con il suo corpo che lavora come video editor. Ma ammette che fare coming out con i suoi genitori non è stato facile: "È stato spaventoso solo per il semplice fatto di dire loro qualcosa su di me che non sapevano. Ma non ero preoccupata, mi hanno accettato così tanto per tutta la vita". La ragazza ha dichiarato di essere trans circa un anno fa, sedendosi davanti alla madre e al padre nel giardino della loro casa di Los Angeles. Subito dopo averlo fatto, è scappata via e ha subito mandato un messaggio a Jamie Lee. Lei, tra le lacrime, ha reagito all'istante: "L'ho chiamata immediatamente, inutile dire che c'erano anche delle lacrime".
La reazione di Jamie Lee: "Sto imparando una nuova lingua"
Dopo il coming out, l'attrice 62enne è sempre rimasta accanto alla figlia, ammettendo di aver imparato molto da lei e di sentirsi come una studentessa che ha ancora tanto da scoprire su questa realtà: "Diventi un po’ più consapevole di quello che stai dicendo. Come lo stai dicendo. Sto imparando una nuova lingua, una nuova terminologia. Sono nuova in questo. Non son una che finge di saperne molto. E sicuramente commetterò degli errori, vorrei solo evitare di commettere grandi errori". Jamie confessa poi che l'aspetto più complicato è stato senza dubbio quello legato al nome: "Questa è stata, ovviamente, la cosa più difficile. Solo la regolarità della parola. Il nome che hai dato a un bambino. Che hai detto per tutta la vita. E così, ovviamente, all'inizio quella era la sfida. Poi il pronome. Mio marito ed io scivoliamo ancora di tanto in tanto".