Jennifer Lopez viola la quarantena per andare in palestra, pioggia di insulti sui social
Ormai in tutto il mondo sono state estese le normative che portano al lockdown delle città, affinché possa contenersi la diffusione del contagio da coronavirus, e che prevedono la chiusura di palestre, cinema, teatri, luoghi di aggregazione. Sebbene queste misure debbano essere rispettate da tutti c'è qualcuno che ha pensato di poterle infrangere, si tratta di Jennifer Lopez che è stata paparazzata a Miami, dove da qualche settimana i cittadini sono stati sottoposti ai tamponi, intenta ad uscire da una palestra.
JLo va in palestra violando la quarantena
La pop star, noncurante delle direttive imposte per salvaguardare la salute dei cittadini, si è recata come se nulla fosse in palestra per potersi allenare in tranquillità. Sulla porta della struttura, tra l'altro, è evidente un foglio in cui c'è scritto: "La palestra non è aperta, state a casa, state al sicuro". Evidentemente JLo non ha considerato la gravità della situazione che il mondo intero si trova ad affrontare, mettendo così in pericolo non solo la sua salute, ma anche quella di coloro che le stanno accanto, a partire dal suo compagno Alex Rodriguerz che si intravede nelle foto.
I commenti velenosi sui social
Ovviamente gli scatti hanno fatto in poche ore il giro dei social e non sono mancati i commenti, piuttosto velenosi sull'atteggiamento irrispettoso della diva. Gli utenti su Twitter si sono scatenati indirizzando alla regina del pop insulti che sottolineino la gravità del suo comportamento. C'è chi scrive, ad esempio: "Le Regole di pensiero ‘titolate' non si applicano a loro…In tutto il mondo è stato detto alle persone di rimanere a casa. Gli spazi pubblici sono stati chiusi, ma sembra che Jennifer Lopez e il marito Alex Rodriguez abbiano fatto aprire la loro palestra locale a Miami solo per loro". Altri la definiscono ‘privilegiata', altri ancora stilano degli elenchi per non venerare le celebrità introducendo tra i motivi proprio questa noncuranza nei confronti degli altri, sottovalutando un problema sanitario mondiale.