Justin Bieber accetta il test di paternità: “Il Dna mi darà ragione”
Sembra difficile credere che, con un viso tanto pulito che ricorda quello di un ragazzino appena sbocciato, Justin Bieber sia già diventato padre eppure è proprio ciò che afferma la ormai popolare Mariah Yeater, la donna che ha accusato l’artista di essere il papà del suo bambino. La notizia sta rimbalzando sui quotidiani di tutto il mondo con sempre maggiore velocità.
Tutti sono intenti a chiedersi se il fidanzato di Selena Gomez sia realmente diventato padre o se, invece, quella della donna non sia solo una manovra pubblicitaria appositamente studiata al fine di raccogliere qualche soldo dalla nascita del suo bambino. Justin ha smentito la paternità su Twitter, lanciandosi in una vera e propria campagna volta a difendere il suo nome. Il suo gesto, però, non è bastato a placare gli animi tanto che c’è già chi lo accusa di non volersi assumere le sue responsabilità soprattutto quando, in un accesso di rabbia, il baby divo dichiarò di non volersi sottoporre ad alcun test di paternità
La strategia di Justin Bieber contro Mariah Yeater
Oggi, soprattutto per placare la rabbia della Gomez, Bieber ha deciso di fare marcia indietro e, sicuro della sua totale estraneità rispetto alle accuse di Mariah, ha dichiarato che si sottoporrà presto all’esame del Dna al fine di scongiurare qualunque sospetto sia caduto su di lui negli ultimi tempi.
La decisione pare aver placato la fidanzata che, convinta della sua buona fede, sembrerebbe già aver superato il distacco dietro il quale si era trincerata qualche giorno fa. La Yeater, però, non demorde e continua a raccontare la sua versione. A breve, la neo mamma sarà addirittura ospite di un talk show americano attraverso le cui telecamere racconterà, per la prima volta, la fugace relazione vissuta col baby divo, una storia che le avrebbe lasciato un segno indelebile culminato nella nascita del suo primo figlio. Solo il test, dunque, potrà stabilire da che parte sta la verità e, soprattutto, riconsegnare a Justin la serenità ormai perduta, in attesa del prossimo scandalo che, ne siamo sicuri, si prepara già a scoppiare.