Justin Bieber diceva la verità: Mariah Yeater ha ritirato le accuse
Nonostante la comprensibile rabbia legata ai primi momenti, Selena Gomez potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo. La giovane artista hollywoodiana, infatti, ha ricevuto la dimostrazione che cercava fin da quando, qualche settimana fa, il fidanzato Justin Bieber fu accusato di essere il padre del bambino di Mariah Yeater, un figlio che l’artista si sarebbe rifiutato di riconoscere come suo.
La storia ha ovviamente mandato su tutte le furie il diretto interessato che, fin dal principio, aveva dichiarato di non aver alcuna intenzione di riconoscere il bambino in quanto, con la Yeater, non ci sarebbe mai stato nulla che potesse spiegare il concepimento del piccolo.
Mariah Yeater ritira la causa contro Justin Bieber
La giovane, decisa a portare in tribunale il baby divo, era riuscita a convincere buona parte dell’opinione pubblica americana, partecipando a una serie di trasmissioni tv attraverso le quali, senza alcun tipo di censura, accusava Justin di essere un pessimo padre, troppo assorbito dal successo per prendersi la responsabilità di un figlio. Accettando di sottoporsi al test del Dna, però, il giovane cantante ha dato a Mariah una vera e propria mazzata volta a rimettere la situazione sui binari giusti.
La donna, probabilmente consapevole di essere in cattiva fede e di aver montato la storia al fine di ottenere denaro e visibilità, ha immediatamente smesso di apparire in tv o di rilasciare interviste, avendo ormai compreso che Bieber intendeva a tutti i costi venire a capo della questione e dimostrare la sua buonafede. Oggi, il sito Tmz rivela che la bella neo mamma ha ritirato le accuse contro il cantante in maniera che la causa di paternità cominciata contro di lui cadesse nel vuoto. Qualche giorno prima, attraverso il suo avvocato Howard Weitzman, Justin aveva fatto sapere a Mariah che intendeva procedere con una querela nei suoi confronti per diffamazione. La donna, subito dopo, ha provveduto a ritirare le accuse, dimostrando dunque che, fin dall’inizio, Justin aveva avuto ragione.