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Katia Ricciarelli: “Gioco al videopoker perché mi calma”

La Ricciarelli in un’intervista a Radio Club 91 parla del videopoker come di una pratica distensiva: “Mi dà calma e serenità”. Ma le macchine da gioco sono da tempo oggetto di attenzione, tra disagi e tragedie sociali.
A cura di G.D.
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Le dichiarazioni di Katia Ricciarelli ai microfoni de "I Radioattivi", la trasmissione radiofonica condotta da Ettore Petraroli e Rosario Verde su Radio Club 91, sono destinate a far discutere. Parla del video poker come di una pratica distensiva, commette forse una leggerezza non voluta in quanto dimentica che quelle "macchinette" sono da tempo al centro di una polemica legata al gioco d'azzardo che da anni manda sul lastrico in Italia milioni di famiglie. La cantante lirica ed attrice però ne parla pur rinnegando il vizio del gioco, e le dichiarazioni su Pippo Baudo pur forti, passano così in secondo piano:

Dicono che io ami il gioco d'azzardo. Quando vado a giocare alle slot machines, purtroppo si viene a sapere, è una specie di sfogo, come i bambini che ti sale l'adrenalina. Non sono ammalata per nulla, sto mesi senza andarci alle slot machines. Non gioco alle roulette, semplicemente mi diverto a fare il videopoker. E mi dà una calma ed una serenità, purtroppo ti vengono anche a chiedere gli autografi quando giochi ed io li guardo sempre con un'occhiata cerulea.

La telefonata-intervista di Katia Ricciarelli prosegue con le domande sull'amore. Interessante quello che viene fuori su Pippo Baudo:

Pippo Baudo? L'ultima spiaggia, l'uomo con cui invecchiare quando non ti resta nulla a 40 anni, piuttosto avrei voluto sposare Maurizio Costanzo che ha materia grigia. Il vero amore, quello passionale, è stato Carreras.

E ancora su Pippo Baudo, racconta gli anni del divorzio:

Sapete cos'è melodrammatico? I pretesti di Pippo Baudo per separarsi. Non ha dormito la notte pensando ai soldi del divorzio ma non mi è importato nulla che Pippo non voleva darmi un soldo. Anzi ho fatto quello che fa una brava veneta: mi sono rimboccata le maniche.

Non rinnega gli anni della povertà:

Dalla fame viene la fama. La miseria non si dimentica: non c'è niente di più bello che ricordare ciò che sei stata:  se non ricordi più le origini sei una fuori di testa. In passato ho avuto anni difficili ma tanto felici, forse più di adesso. Sono in pace con il mondo e anche in primavera non ho allergie. Non ho mai nascosto i miei difetti e i miei limiti. Ci son persone che si ritengono perfette e mi fanno sorridere ma non perdo il tempo a fargli cambiare idea.

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