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Katy Perry e Orlando Bloom in attesa del primo figlio: “È una bambina”

Katy Perry e Orlando Bloom aspettano il loro primo figlio e la cantante ha voluto comunicare al mondo che sarà una femmina. “È una bambina” ha scritto su Instagram, condividendo la foto del compagno con il viso coperto di panna rosa. Grande euforia per le due star che si preparano ad allargare la famiglia.
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Katy Perry e Orlando Bloom aspettano il loro primo figlio e la cantante ha voluto comunicare al mondo che sarà una femmina. "È una bambina" ha scritto su Instagram, condividendo la foto del compagno con il viso coperto di panna rosa. Grande euforia per le due star che si preparano ad allargare la famiglia. La coppia è unita dal 2015, dopo un lungo periodo di sola amicizia e un momento di crisi, nel 2016, completamente scongiurato poco dopo.

💕 it’s a girl 💕

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L'annuncio della gravidanza il 5 marzo 2020

Era il 5 marzo 2020 quando, poco prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus in Italia e la situazione arrancava ancora nello scetticismo delle altre nazioni, America inclusa, Katy Perry e Orlando Bloom annunciavano al mondo la gravidanza che li stava riempiendo di gioia: "Siamo felici, forse si tratta del segreto che più a lungo ho preservato. Sapevo che avrei voluto dirvelo nel modo migliore, attraverso la musica, perché è questo il mio modo di parlarvi. A un certo punto ho dovuto dirlo per forza perché stava diventando una cosa palese".

Orlando Bloom ha stoppato le riprese di Carnival Row

Orlando Bloom sarà il protagonista della serie fantasy – vittoriana prodotta da Amazon Prime ‘Carnival Row’, arrivata alla sua seconda stagione. Ne è anche produttore esecutivo insieme a Cara Delevigne e proprio per la doppia responsabilità che lo investe, ha accettato da subito di stoppare le riprese e di tornare a casa per rispettare le misure di sicurezza che, ormai, in tutto il mondo stanno cercando di contenere il contagio del Covid-19: “Torniamo negli Usa, saremo messi in quarantena". "Poche settimane e sconfiggeremo questo cattivoaveva aggiunto il 13 marzo, giorno dell'annuncio, probabilmente ancora inconsapevole che questa pandemia avrebbe comportato uno stop ben più lungo, soprattutto nel mercato dell'audiovisivo.

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