La coppia gay con tre figli si difende dagli attacchi: “Basta discriminazione”
Ieri vi abbiamo raccontato la storia di Kordale e Kaleb, una coppia gay con tre figli. Il loro profilo su Instagram è diventato virale in breve tempo. Su quell'account, i due giovani pubblicano istanti della loro vita in famiglia e momenti di quotidianità trascorsi con i loro bambini. Puntuali come un orologio svizzero, sono arrivati i commenti e gli insulti di chi trovava le loro foto indecenti. Raggiunti dall'Huffington Post, Kordale e Kaleb hanno commentato:
"I nostri bambini hanno la fortuna di avere tre genitori, noi due e la loro mamma. Li amiamo, ci prendiamo cura di loro e li appoggiamo in qualunque decisione prendano. […] Il nostro principale scopo come genitori è quello di occuparci di loro, amarli, educarli, appoggiarli, incoraggiarli e di nuovo amarli!"
Poi rispondono alle critiche ricevute in rete:
"Non riescono a comprendere che siamo persone anche noi, con dei figli che ci amano. Noi facciamo tutto ciò che è necessario perché loro possano farcela in questo mondo che è in costante cambiamento. È triste essere discriminati a causa della nostra sessualità o per quello che facciamo dietro ad una porta chiusa – che non dovrebbe essere affare di nessuno. […] Le foto sono state messe sui social per avere un'opinione, perciò non possiamo nemmeno arrabbiarci quando le persone ci dicono come la pensano. Perché, in fondo, è solo questo: un'opinione. Le persone tendono a pensare che gli omosessuali non possano crescere figli eterosessuali. Pensano che il nostro intento sia quello di "corrompere" i nostri bambini o "confonderli". Ma ciò è ridicolo, dimenticano che molti gay vengono proprio da famiglie eterosessuali. Nel 2014 ancora si assiste ad una continua discriminazione dei gay. Essere gay è la normalità per molte persone e non c'è bisogno di giudicare, serve solo uguaglianza! Possiamo essere gay ma ciò non significa che non siamo capaci di fare ciò che fa una coppia eterosessuale. Abbiamo la stessa passione in ciò che facciamo e in come lo facciamo!"
