La difesa di Fabrizio Corona ha chiesto il rinvio dell’udienza per i domiciliari
I sostenitori di Fabrizio Corona attendevano con il fiato sospeso, la giornata di oggi. I giudici, infatti, avrebbero dovuto pronunciarsi sulla possibilità per l'ex re dei paparazzi di scontare il resto della sua pena presso una comunità. La difesa, però, ha preferito richiedere ai giudici del Tribunale di Sorveglianza, più tempo al fine di avere la possibilità di approfondire quanto risultato dalla perizia psichiatrica.
L'esame è stato svolto in questi mesi da Costanzo Gala – primario di psichiatria dell'ospedale San Paolo di Milano. La richiesta era stata formulata dagli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, che avevano reputato le condizioni di salute di Fabrizio Corona, incompatibili con il regime di detenzione del carcere di Opera.
"Fabrizio Corona è un uomo molto sofferente con problemi seri dal punto di visto psicologico e psichiatrico e in carcere sta soffrendo di stati d’ansia, depressione e attacchi di panico".
Don Mazzi si era già detto pronto ad accoglierlo:
"Non voglio nemmeno pensare che la richiesta non venga accettata. Ho visto Fabrizio di recente. Ha attraversato un mare in tempesta. Non sta bene. La magistratura lo ha trasformato in un “caso” chissà per quali motivi. Non è un terrorista, non è un mafioso. Si sta facendo la galera per un reato morale. La magistratura è scivolata su una banalità. Io sono incazzato. Nella mia comunità ho ospitato Erika De Nardo, che ha ucciso madre e fratellino. Per il duplice omicidio è stata condannata a sedici anni. Due in più di quelli comminati a Corona, che era stato condannato a quattordici anni, ora commutati a nove anni e otto mesi".
Poche ore fa, l'Ansa ha annunciato che i giudici hanno accolto la richiesta di Ivano Chiesa di avere più tempo per poter studiare la perizia psichiatrica depositata da Costanzo Gala. È stata, dunque, rinviata l'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano.