La figlia di Whitney Houston “muove gli occhi”, segni importanti per i medici

Bobbi Kristina, la figlia di Whitney Houston ritrovata sabato mattina priva di sensi nella vasca da bagno di casa sua, ha mostrato netti progressi nel corso della giornata rispetto alla situazione profondamente grave e drammatica che fino a ieri avevano profilato i suoi medici. Che l'attenzione sia ancora massima e l'eventuale percorso di ripresa ancora lunghissimo non v'è dubbio, ma paragonato al pessimismo delle scorse ore, quando i dottori parlavano ai parenti inducendoli a sperare e pregare, pare che la situazione abbia preso una via che può far ben sperare. Fonti legate al giornale americano Tmz, provenienti proprio dalla famiglia della donna attualmente in stato di coma farmacologico, affermano come i medici abbiano svolto dei test in mattinata che confermerebbero un significante miglioramento e che la crisi che invadeva la sua attività cerebrale stia lentamente andando a scemare.

Inoltre, sarebbe proprio questo il segnale che meglio farebbe sperare, la donna sarebbe stata addirittura capace di muovere gli occhi, un segno che l'equipe medica che la tiene in cura riterrebbe positivissimo. E ancor di più, quello che potrebbe migliorare ulteriormente il quadro generale della situaziona, il livello di ossigeno nel cervello della donna è significativamente aumentato. Tuttavia i medici hanno aggiunto che, in virtù dell'assenza di ossigeno al cervello per quei 2-5 minuti nei quali la donna è stata priva di sensi, ci potrebbero essere dei danni neurologici irreversibili come conseguenza e dunque, l'autonomia della donna, pur riprendendosi, rischierebbe di rimanere seriamente compromessa.

Va ricordato come Bobbi Kristina è stata ritrovata in una situazione molto simile a quella in cui sua madre, Whitney Houston, fu ritrovata, oramai senza vita, in quel tragico 12 febbraio del 2011, quando una delle voci più belle degli ultimi trent'anni perse la vita in seguito a un lungo periodo di depressione.