La madre di Fabrizio Corona contro Mughini a L’Arena: “Mio figlio non merita il carcere”
Fabrizio Corona è ancora in carcere, dove paga con la pena di 14 anni per il caso "Vallettopoli", per estorsioni ai danni di diversi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. Il popolare fotografo dei vip sta scontando la pena nel carcere di massima sicurezza di Opera. La madre di Corona, ospite de L'Arena di Massimo Giletti, si sfoga così:
Mio figlio paga con il carcere per la sua immoralità, ma nessuno paga così per essere immorali. L'immoralità non è un reato e mio figlio è in carcere per questo. Fabrizio è malato, soffre di disturbi della personalità.
Lele Mora, l'uomo che gli aprì un mondo. La madre di Fabrizio Corona parla del lavoro di suo figlio e dell'incontro con Lele Mora che a Fabrizio ha aperto un mondo, quello dei soldi e del potere.
Il mio problema non è mai stato quello di vederlo con mille donne. Per il tipo di lavoro che ha fatto, ci può stare. Sono le follie che ha fatto, le cose strane ed esagerate. Lele Mora? Con lui è entrato in un mondo che lui non conosceva. Ha potuto vedere un altro mondo.
In studio entra Giampiero Mughini che ricorda a Gabriella, la madre di Fabrizio Corona, tutti i capi d'imputazione per i quali è stato condannato Fabrizio Corona, tra questi la bancarotta fraudolenta, precisando che non si tratta propriamente di immoralità. Ne nasce un pacato, seppur acceso, battibecco in studio anche alla presenza di uno degli avvocati difensori di Corona. Un battibecco che Giletti riesce a sedare in un primo momento soltanto grazie alla pubblicità.
Gabriella Corona accusa velatamente il tribunale di Torino:
Guarda caso mio figlio è stato condannato solo dal tribunale di Torino…
Mughini attacca:
Lei sta dicendo che la Famiglia Agnelli avrebbe fatto pressione per la condanna, visto che Trezeguet era un giocatore della Juventus e visto che Fabrizio Corona aveva dato fastidio anche a Lapo Elkann. Andiamo.
Massimo Giletti chiude il confronto nel momento più acceso, troncando di netto: "Signora, non voglio che lei si prenda una querela".
