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La Parodi, dopo quello a Michelle Obama, copia l’abito anche a Katy Perry

Dopo aver indossato lo stesso abito low cost scelto da Michelle Obama, Cristina Parodi ci riprova e, questa volta, s’ispira a Katy Perry.
A cura di Stefania Rocco
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Era già accaduto poco tempo fa che Cristina Parodi finisse nell’occhio del ciclone per aver indossato un abito che il pubblico di tutto il mondo aveva già avuto modo di ammirare. All’epoca, la conduttrice tv festeggiava la nomina di suo marito a sindaco di Bergamo e, per l’occasione, aveva scelto d’indossare un abito low cost (costa appena 80 euro) già indossato da Michelle Obama in occasione della rielezione del marito Barack, eletto per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti d’America. Questa volta, la location cambia ma l’incidente di stile rimane lo stesso. Sempre ispirandosi a personaggi famosi in America, Cristina incappa di nuovo nell’impasse della volta scorsa. L’outfit sfoggiato sul palco degli studi Dear di Roma per la presentazione del nuovo palinsesto Rai è firmato Blumarine ma risale a una collezione dello scorso anno. Il 3 dicembre del 2013, infatti, Katy Perry lo indossò quando fu nominata ambasciatrice dell’Unicef. L’errore della Parodi – se così può essere definito – non è passato inosservato soprattutto a causa della “recidiva”. Cristina è una maestra in fatto di bon ton ma capita anche a lei d’ispirarsi a personaggi molto famosi pur di trovare la giusta ispirazione.

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Nuova avventura a “La vita in diretta”

La Parodi è entrata da poco a far parte della squadra Rai e quest’anno, sarà la conduttrice de “La vita in diretta” insieme a Marco Liorni. Emozionata in vista di questa nuova avventura, ha dichiarato:

Sono emozionata, ma anche piena di entusiasmo e voglia di fare: entrare a far parte di una grande famiglia come la Rai è certamente una scommessa importante, senza rinnegare il passato. Cercherò di fare del mio meglio, e non essendo proprio una debuttante sono ottimista, del resto al mio fianco ho oggi una squadra di grandi professionisti.

La questione “abito”, ovviamente, non è stata menzionata ma gli osservatori più attenti non hanno impiegato molto a trovare l’errore.

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