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La Tatangelo in topless contro i tumori. Criticata, si indigna: “Lo faccio per le donne”

In topless per la lotta al tumore, Anna Tatangelo è stata scelta come testimonial della Lilt. La foto usata per la campagna ha sollevato un vespaio di polemiche, alle quali lei ha risposto dicendosi indignata.
A cura di Stefania Rocco
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Siamo stati contattati dall’ufficio stampa di Anna Tatangelo a causa del vespaio di polemiche suscitate dalla campagna per la lotta ai tumori di cui è testimonial. È stata la Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – a sceglierla affinché il messaggio che intende lanciare arrivasse anche alle donne più giovani, ma il fatto che l’immagine di una Anna in topless fosse stato scelto per veicolare una campagna così importante ha fatto storcere il naso a tutte quelle persone che ritengono lo scatto in questione poco consono a una tematica sociale così delicata. La compagna di Gigi D’Alessio è finita nell’occhio del ciclone per il fatto stesso di essere stata scelta come testimonial e, stanca di rimanere in silenzio, ha risposto con foga alle polemiche:

Sono dispiaciuta ma anche un po' indignata per quello che è stato scritto riguardo la mia campagna LILT. Ho sempre pensato che la promozione di una causa così importante per tutti fosse inattaccabile. Mi sbagliavo, perché si è riuscito a fare polemica anche su questo. Non penso che una donna giovane, con gli addominali e con il seno florido come il mio (cit), non possa prestarsi a fare una campagna come quella della LILT. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione DEVE  interessare tutte le età, soprattutto le ragazze. Ricordo che sono stata scelta anche per questo, perché ho 28 anni e sono una donna e una mamma che sostiene uno stile di vita sano per se stessa e suo figlio. Uno degli obiettivi che ho per la LILT, è proprio quello di arrivare ad un pubblico giovane con l'intento di fare campagna anche negli istituti scolastici. Da sempre mi espongo per le donne, su diversi fronti e sono felice di farlo. Sono orgogliosa di essere stata scelta dalla LILT e ringrazio il Presidente Francesco Schittulli per le sue parole.

Francesco Schittulli sulle polemiche: “Vogliamo parlare alle giovanissime, Anna è un esempio”

Le parole di Anna fanno eco a quelle con le quali si era già espresso Francesco Schittulli, Presidente nazionale di Lilt, che ha difeso strenuamente la scelta della Tatangelo nel ruolo di testimonial:

Noi dobbiamo parlare alle ragazze, alle giovanissime e dobbiamo rompere tabù e pregiudizi. E Anna Tatangelo ha un milione di follower su Facebook e 600 mila su Twitter. Lei parla ai giovani ed è un esempio di giovane donna attenta alla salute, che pratica i corretti stili di vita e da brava madre si occupa anche dell'alimentazione sana del figlio. Per questo considero la scelta fatta assolutamente in linea con i messaggi che la Lilt cerca di diffondere: la cultura della prevenzione. La campagna parla alle donne sane, perché arrivare prima significa salvarsi la vita e proteggere il seno considerato il simbolo della femminilità. E quando il corpo femminile è utilizzato con matura consapevolezza abbatte tabù e pregiudizi ed esprime coraggio.

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