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La tragedia di Miss Ecuador morta sotto i ferri: aveva vinto un intervento chirurgico

Il triste destino di Catherine Cando, 19 anni diventata Miss Ecuador e morta per mano di uno dei premi vinti: un’operazione di liposuzione. Subito dopo l’incoronazione aveva detto: “Sto bene così, è possibile che non faccia l’operazione”.
A cura di G.D.
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La triste storia di Catherine Cando, diventata Miss Ecuador 2014 due mesi fa e che non ha avuto nemmeno il tempo di godersi il titolo, arrivando alla fine dei suoi giorni proprio per mano di un premio previsto dallo stesso concorso. Oltre ad un tablet ed un'automobile infatti, Catherine Cando aveva vinto un'operazione chirurgica. Le avevano consigliato la liposuzione, visto che Catherine, solo 19 anni e molto bella, era stata considerata "con qualche chilo di troppo", dalla giuria. Una corporatura tutto sommato esile, al punto che lo stesso chirurgo aveva cercato di dissuaderla dalla decisione. Questo è quanto racconta il fratello della miss ai cronisti locali.

Alla fine la ragazza ecuadoriana è morta per arresto cardiaco, il suo cuore non ha retto allo strazio. Catherine Cando era una studentessa di medicina che amava la vita, e che sognava una carriera nel mondo del cinema. In una intervista a "El Telegrafo", subito dopo l'incoronazione aveva detto della chirurgia estetica e della possibilità di fare un intervento: "Mi sento bene con me stessa, non è detto che faccia per forza l'intervento".

Il caso di Andressa Urach: "Ho rischiato la vita per la mia vanità"

La storia di Catherine Cando riporta alla mente un'altra notizia, che ha impazzato nel finire dell'anno appena concluso. Parliamo della disavventura di Andressa Urach, la Miss Bum Bum finita in coma dopo le numerose operazioni alle gambe e ai fianchi, per aumentare le sue dimensioni. Una serie di innesti di gel al silicone che hanno finito per provocarle un'infezione, causandole uno shock anafilattico. I segni che le operazioni per salvarle la vita le hanno lasciato sono stati terribili. Ha mostrato le gambe, martoriate dall'operazione: dei buchi enormi resi necessari dalla rimozione del gel al silicone, poi i punti per ricucirle gli strati della pelle. In un'intervista al Daily Mail, Andressa si è detta amaramente pentita:

Darei tutto per tornare indietro nel tempo e fare le cose diversamente. Nessuno sa cosa sto passando, sono in costante agonia, nel bel mezzo di un incubo terribile. Tutto ciò che mi è accaduto è una punizione per la mia vanità. Mi vergogno dei fori nelle mie gambe, le cicatrici saranno lì per il resto della mia vita ma saranno anche un trofeo che mi ricorderà per sempre qual è stato il mio vissuto. Oggi sono in grado di dire che la vanità non è tutto e ringrazio Dio per questo. Spero la mia esperienza servirà come esempio alle altre donne affinché conoscano i pericoli legati a questo tipo di interventi. Le aiuterò a salvarsi da una morte prematura.

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