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La trans “Madam” confessa di aver iniettato silicone nelle natiche di ballerine

Accusata dell’omicidio di una ballerina 20 enne, morta a causa di una dose fatale di silicone iniettata nelle natiche, la cantante transgender “Black Madam” si è difesa affermando di aver soltanto aiutato alcune donne a sentirsi più belle.
A cura di Simona Saviano
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La cantante transgender, nota come ‘Black Madam' e accusata di aver iniettato una dose fatale di silicone illegale nelle natiche di una ballerina e aver suturato le ferite con della comune colla, ha rotto il silenzio confessando i suoi reati. "Black Madam", all'anagrafe Padge Victoria Windslowe, ha confessato di sentirsi in colpa per la morte della 20 enne Claudia Seye Aderotimi, ma a suo dire non dovrebbe essere accusata di omicidio perché l'intento è stato quello di aiutare le persone, durante i suoi festini a base di siringhe di silicone, a sentirsi più belle.

"Spinta dal desiderio di aiutare il prossimo" – In una lettera inviata al Philadelphia's Daily News la cantante ha accusato i poliziotti americani di volerle estorcere una confessione in cui venisse fuori la sua ipotetica avidità, malizia e imprudenza:

Lo giuro, il mio fine era nobile. Sono stata spinta dal desiderio di aiutare il prossimo, a rendere gli altri più belli e magici, così come qualcuno tanto tempo fa fece con me.

Le iniezioni di silicone senza licenza e in una stanza d'albergo

Windslowe, originaria di Philadelphia, ha rifiutato il patteggiamento che le avrebbe concesso di trascorrere dai 15 ai 30 anni in carcere con l'accusa di omicidio, evitando la pena che potrebbe invece costarle i 40 anni di carcere previsti. La cantante si è invece dichiarata colpevole di omicidio colposo, punibile con una pena che va dai 2 ai 5 anni di detenzione.

La ballerina 20 enne morta nel 2011, Claudia Aderotimi
La ballerina 20 enne morta nel 2011, Claudia Aderotimi

Festini a base di "iniezioni di silicone" La cantante 42 enne, stando all'accusa, avrebbe dato dei veri e propri festini a base di "iniezioni di silicone" in una stanza d'albergo accanto all'aeroporto di Philadelphia a partire da febbraio 2011, quando iniettò gratis del silicone nelle natiche della giovanissima ballerina Claudia Aderotimi. La Windslowe non ha alcuna licenza che le consenta di mettere in pratica le iniezioni e avrebbe inoltre sigillato la ferita con della comune super colla e dei batuffoli di cotone. La 20 enne avrebbe manifestato dei dolori al petto e "Black Madam" le avrebbe consigliato di bere molta acqua e si sarebbe offerta di chiamare un'ambulanza se ce ne fosse stato bisogno.

La ballerina è morta subito dopo a causa di un'embolia polmonare che, stando ai referti medici della polizia, sarebbe stata provocata da un'infezione dovuta al silicone illegale che le era stato iniettato. La cantante, i cui video sono visibili su YouTube, è stata accusata di omicidio dopo una lunga indagine, conclusa nel 2012. Nel febbraio di quell'anno "Black Madam" è stata accusata anche di lesioni aggravate da una donna 23 enne, che aveva riportato gravi ferite dopo un'iniezione di silicone. La seconda vittima in questione, dopo aver sputato sangue, era stata ricoverata presso il Temple University Hospital dove le era stata diagnosticata l'ostruzione di un'arteria. Secondo la polizia sarebbero almeno 14 gli episodi di "chirurgia estetica abusiva" di cui sarebbe protagonista Padge Victoria Windslowe.

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