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La vita privata di Nicoletta Orsomando, il divorzio col marito e la figlia Federica

Volto tra i più noti della Rai, Nicoletta Orsomando, scomparsa oggi all’età di 92 anni, a seguito di una breve malattia, è stata la prima Signorina Buonasera. La donna stata una persona di famiglia per tantissime famiglie italiane. Nel corso degli anni ha sempre mantenuto molta riservatezza sulla sua vita privata di cui si sa molto poco.
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Nicoletta Orsomando (ph Lapresse)
Nicoletta Orsomando (ph Lapresse)

Volto tra i più noti della Rai, Nicoletta Orsomando, scomparsa oggi all'età di 92 anni, a seguito di una breve malattia, è stata la prima Signorina Buonasera, nome con cui erano conosciute le prime annunciatrici del servizio pubblico. E lei è stata la prima a ricoprire quel ruolo che ha reso popolari tantissimi volti femminili della televisione italiana. "Le annunciatrici erano delle dive domestiche, avevano una camera fissa sui loro primi piani, senza cameraman. Loro arrivavano, si truccavano da sole e facevano gli annunci. Erano delle vere e proprie vestali del teleschermo" come le ha descritte Pippo Baudo all'Adnkronos.

Nicoletta Orsomando ha cominciato all'inizio degli anni 50 – era il 22 gennaio del 1953 -, aveva da poco cominciato nel mondo dello Spettacolo e dopo la presentazione di un documentario del National Geographic ha preso il ruolo di annunciatrice in Rai, quando era ancora sul canale sperimentale della nascente televisione di Stato e la Rai era ancora Radio Audizioni Italiane, diventandone uno dei personaggi più noti e amati. Le sue prime parole furono "Signore e signori buonasera", che diventarono anche il suo marchio.

Mai travolta da scandali privati, pochi anni dopo il suo esordio come Signorina Buonasera, Orsomando sposò il giornalista Roberto Rollino da cui ebbe la sua unica figlia Federica, a sua volta madre di tre figli. Ma dopo sei anni l'annunciatrice e il giornalista si separarono, fino a divorziare negli anni '70. Sempre molto protettiva nei confronti della sua privacy, in una vecchia intervista a Famiglia Cristiana ha raccontato, però, di come riceveva tantissime lettere e anche qualche proposta di matrimonio: "La più curiosa era un vero contratto: il mio aspirante marito stabiliva la paghetta che mi sarebbe spettata e l’ orario a cui sarei dovuta rientrare la sera. E alla fine concludeva: ‘Però una volta alla settimana ti porterò al cinema…'".

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