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Lamberto Sposini presenta Giulio: “È l’uomo che mi ha salvato la vita”

“Gli devo molto”. Così Lamberto Sposini presenta su instagram l’uomo che gli ha salvato la vita nel 2011.
A cura di G.D.
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Lamberto Sposini torna a parlare ad i suoi fan attraverso uno scatto sul suo profilo Instagram. Quella che vedete non è un'immagine come le altre, perché raffigura il conduttore con il professor Giulio Maira, il neurochirurgo che operò Sposini il 29 aprile 2011, giorno in cui fu colpito da un ictus dietro le quinte de "La vita in diretta", poco prima di iniziare uno speciale sul matrimonio di William Windsor e Kate Middleton. Da quel momento in poi, i due sono molto legati. Sono notizie positive quelle che arrivano dalla vita privata del giornalista e conduttore Rai, perché ogni foto pubblicata lo mostrano sempre più sereno. I progressi si vedono.

Lamberto Sposini, negato il risarcimento milionario chiesto dopo il malore

Lamberto Sposini si è visto negare il risarcimento milionario chiesto per il malore subito il 29 aprile 2011. I legali del conduttore, sulla base del ritardo dei soccorsi in Rai, ritenuto determinante per i danni definiti "gravi e permanenti" riportati in seguito ad un'emorragia cerebrale che lo ha colpito poco prima di presentare una nuova puntata de "La vita in diretta", si sono visti respingere richiesta di risarcimento. La Rai si era difesa considerando che le condizioni necessarie non sussistevano perché  Lamberto Sposini potesse essere ritenuto un dipendente. Inoltre, i legali dell'azienda pubblica aggiunsero che in casi come quello del giornalista era sconsigliato attuare un intervento chirurgico prima che siano trascorse quattro ore. I legali di Sposini l'hanno sempre pensata diversamente, sulla base anche delle testimonianze di Daniel Toaff, ex autore de "La Vita in Diretta":

Con Lamberto e Mara Venier, l'altra conduttrice della Vita in diretta, stavo parlando dello speciale che doveva partire alle 14.10. All'improvviso ha come una scossa, si allontana; poi sento Mara che grida. Mi giro e vedo Lamberto a terra: rantola. Penso a un infarto, esco dalle scale antincendio e corro all'ambulatorio interno. Trovo l'infermiera, le dico di cercare subito il dottore, c'è un'urgenza. I medici dell'azienda giunsero un quarto d'ora dopo.

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