Laura Chiatti a una donna che l’aveva invitata a “volare basso”: “Ma la tua demenza?”
A Laura Chiatti non piace rimanere in silenzio di fronte alle critiche, e lo ha ampiamente dimostrato. Non c’è giorno in cui non replichi a tono ad attacchi più o meno velati che puntano a colpire lei, suo marito Marco Bocci o i suoi figli Pablo ed Enea. È accaduto, ad esempio, che proprio poche ore fa l’attrice pubblicasse orgogliosa le foto dei suoi bambini. “La perfezione ha un nome” scrive l’attrice del primogenito Enea, per poi pubblicare una seconda foto con Pablo e aggiungere: “Anche la meraviglia ha un nome”.
La replica all’utente
Di fronte a quei commenti che riteneva privi di modestia, l’utente in questione ha commentato: “Pare che i figli li hai fatti solo tu. Un po’ di modestia!”. Comprensibilmente piccata, anche perché si tratta del profilo della Chiatti, quello che, in teoria, può utilizzare per scrivere ciò che piè le aggrada, l’attrice ha risposto: “Ma la tua demenza? Non commento”. Forse un po’ dura, ma diretta la Chiatti che ammonisce così la donna che ha osato attaccarla per prima.
L’attrice accusata di avere modi poco gentili
L’utente contro la quale Laura si è rivolta non ha apprezzato la risposta e ha quindi scritto un messaggio di replica in cui ha provato a tenere testa all’attrice, rinfacciandole i modi poco gentili utilizzati: “Complimenti per la tua educazione. Non è la prima volta che lo fai, anche se con altre persone. Ti ho sempre seguito come mamma e come attrice, solo che a volte scrive frasi che dovresti lasciare fossero gli altri a dire. Un po’ di modestia, tutto qui. La parola “demente” usala con altri, non con me”.
L’ultima lite con Sandro Mayer
Di recente, la Chiatti ha litigato pesantemente anche con Sandro Mayer, reo di aver pubblicato foto che l’attrice sosteneva fossero ritoccate. Si trattava di scatti che mostravano un presunti pancino lievitato dell’attrice, foto contro le quali Laura si è scagliata pesantemente: “Signore col parrucchino , lei continua a dire che le foto sono reali, io sorrido e mi posto…. non amo denunce, o comunicati stampa… ma amo far vedere le cose per quelle che sono. Lei mi ha chiamato divetta e sostiene che io abbia bisogno di farmi pubblicità….Questo mi fa sorridere, perché ricordi , che è lei che mi mette nel suo giornale di m…. , non io che la chiamo per rilasciare interviste. Vada a vedere il mio curriculum , perché a differenza di tante divette , non posto i miei lavori per farmi pubblicità, ma le assicuro che se si va a documentare , si renderà conto , che i miei lavori , hanno molto più valore di tutte le stronzate che lei pubblica , usando davvero persone che hanno bisogno di farsi pubblicità, perché gli artisti seri non se la calcolano neanche”.
