Laura Chiatti: “Sul set all’ottavo mese, mi sentivo abnorme con 14 kg in più”
Laura Chiatti ha lavorato sul set del film “La cena di Natale” sebbene fosse all’ottavo mese di gravidanza. Si tratta di un periodo particolare, quello in cui generalmente una futura mamma sceglie di stare a riposo. Il pancione diventa ingombrante, i mal di schiena difficili da tollerare e l’umore ne risente. In quel periodo, però, Laura girava il suo ultimo film e l’attrice ha scelto di non venire meno agli impegni presi.
Intervistata da “Vanity Fair”, la moglie di Marco Bocci ricorda quel periodo:
All’inizio delle riprese ero un po’ preoccupata. La gravidanza non è sempre una passeggiata, significa che vomiti, ti senti abnorme, gli ormoni ti portano a essere isterica. Avevo preso 14 chili… insomma sul set credevo di non farcela fisicamente. E invece la produzione mi ha coccolato, mi ha dato dei giorni di riposo e agevolato con gli orari. Alla fine non ho avuto alcun problema, a parte le voglie: vedevo Cornetti Algida ovunque.
Laura ha portato a termine le riprese del film, e ne è soddisfatta. Di qualche giorno fa è il selfie con Emma Marrone pubblicato sui social. La cantante, che è anche l’ex fidanzata di Marco Bocci, ha firmato la colonna sonora della pellicola
“Lavorare con mio marito? Ci penserò”
Diventata mamma di Pablo, il suo secondo figlio, Laura è tornata a lavorare a pieno regime. Il marito Marco le avrebbe perfino proposto di lavorare insieme, ma l’attrice non ha ancora deciso che fare:
Mi piacerebbe lavorare con lui, lo stimo tantissimo, lo considero uno degli attori più bravi in circolazione, non lo dico perché è mio marito… Marco me lo ha proposto, ma ho sempre dei dubbi, penso che una coppia non può essere sincera sul lavoro: se litighiamo il giorno prima e poi me lo ritrovo sul set e devo fare finta di niente? Ci penserò.
Poi, in perfetta assonanza con i desideri del marito, racconta che le piacerebbe allargare ancora la famiglia. Non adesso però: “Anche io li desidero, però aspettiamo un attimo perché vogliamo dormire un po’”.
