Le associazioni dei sordi contro Giulia De Lellis: “Ha detto frasi ignoranti, il Gf Vip prenda le distanze”
Un'altra bufera sul Grande Fratello Vip e su Giulia De Lellis. Stavolta ad andare contro la gieffina classificatasi quarta nel reality di Canale 5, sono alcune associazioni che rappresentano il mondo dei sordi: con una lunga lettera apparsa sul Corriere della Sera, i portavoce di coloro devono far fronte a questa disabilità ritengono che la De Lellis – e dunque lo stesso Gf Vip – li abbia offesi, con alcune affermazioni pronunciate alcune settimane fa dentro la Casa. In particolare, la fidanzata di Andrea Damante avrebbe utilizzato il termine "sordomuti", oggi considerato erroneo e dannoso. La critica è rivolta soprattutto al programma, che ha la responsabilità di rivolgersi a un enorme numero di spettatori.
La lettera delle associazioni sul Corriere
La De Lellis aveva già sollevato tempo fa l'ira dell'osservatorio Gay Center, che aveva condannato alcune frasi sugli omosessuali pronunciate da Giulia (dichiarazioni da cui oggi prende le distanze, spiegando di avere molti amici gay). Ecco, ora, la missiva pubblicata nella sezione “Lo dico al Corriere” che raccoglie la presa di posizione di diverse associazioni dei non udenti (Cosa Italia, Movimento Lis Subito, Ens Provinciale di Roma, OfficinaLis, Arte&manideafitaly, Anios, Emergenza Sordi a 360 gradi, AFISBI, Progetto Sur, La Chiocciolina Onlus, Asu, Segni di integrazione – Lazio).
Siamo alcune delle Associazioni presenti sul territorio nazionale che rappresentano una parte del mondo dei sordi, o «sordomuti» come vengono ignorantemente nominati ancora oggi, nonostante la legge n. 95 del 20 febbraio 2006 sancisca che «in tutte le disposizioni legislative vigenti il termine “sordomuto” è sostituito con l’espressione “sordo”». Basti sapere che il collegamento Sordo= Muto è un equivoco che porta a fraintendimenti significativi sulle capacità cognitive e relazionali delle persone sorde. Ma con grande rammarico notiamo che troppo spesso ci si arroga il diritto di parlare senza sapere, ed è proprio questo che ha fatto la signorina De Lellis, della quale non vorremmo parlar troppo ma soffermarci sulla possibilità che ha questa ragazza di poter esprimere la sua opinione davanti a milioni di persone in totale libertà, persino in un programma come il Grande Fratello (GF), risaputamente programma a scopo ludico e ricreativo e non di certo educativo, ma comunque con la grande responsabilità di esser seguito da così tante persone, alcune di queste sorde nonostante siano anche qui private della piena accessibilità ai sottotitoli. Crediamo necessario che il GF debba inequivocabilmente prendere le distanze da tali affermazioni poiché rimandano e alimentano immagini stereotipate, che benché frutto dell’ignoranza di chi le pronuncia, in ragione del mezzo che è stato messo loro a disposizione, diventano ostacolo alla diffusione di una cultura dell’inclusione di cui la nostra società ha così tanto bisogno.
La frase di Giulia De Lellis sui ‘bidelli sordomuti'
L'affermazione incriminata sui "bidelli sordomuti" è quella fatta da Giulia in una conversazione con Luca Onestini, nella quale la De Lellis ha raccontato un aneddoto sugli operatori scolastici della sua sua scuola:
Giulia: "Il mio bidello si era innamorato di un’insegnante di sostegno, anche lei sordomuta. Ma è scoppiato un casino perché lui era già sposato, sempre con una donna sordomuta.
Luca: ma erano tutti sordomuti?
Giulia: Ci fu una grande discussione tra loro tre
Luca: No dai, la discussione tra sordomuti no
Giulia: Di solito i bidelli sono tutti handicappati