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Le lacrime di Caitlyn Jenner: “I trans meritano il vostro rispetto” (VIDEO)

La trans riceve il Courage Award per il suo processo di trasformazione a 65 anni e con due famiglie alle spalle. L’invito ai ragazzi ad uscire allo scoperto: “I trans sono persone che meritano di vivere, meritano qualcosa che le faccia vivere. Per questo, meritano il vostro rispetto”.
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Soltanto pochi mesi fa era Bruce Jenner, tormentato ex atleta ed ex marito della madre delle Kardashian, poi si è "trasformato" in Caitlyn, catturando l'attenzione dei media, firmando un contratto per un reality tutto incentrato sulla sua vita e riprendendosi di nuovo la felicità e la serenità perduta. Ieri Caitlyn Jenner è stata onorata dell'Arthur Ashe Courage Award all'Espy di Los Angeles, per aver avuto il coraggio di effettuare la transizione completa a 65 anni e due famiglie alle spalle e 10 tra figli naturali e figliastri (c'era anche Kim Kardashian, ovviamente). E tutta la sua famiglia allargata era presente tra il pubblico per non fargli mancare il proprio sostegno e quando è salita sul palco per ringraziare tutti, sono state versate lacrime di gioia durante il discorso di ringraziamento. Venticinque minuti, un discorso pedagogico, un accorato appello a favore dei giovani che si sentono diversi

I trans sono persone che meritano di vivere, meritano qualcosa che le faccia vivere. Per questo, meritano il vostro rispetto.

È stata annunciata e presentata sul palco da Abby Wambach, calciatrice della nazionale statunitense che ha vinto la Coppa del Mondo all'inizio di questo mese. Nonostante il momento accorato, non sono mancati i tweet critici di quanti hanno evidenziato che la ESPN abbia scelto di premiare Caityln Jenner solo per finalità esclusivamente legate all'immagine. In questo momento, il suo nome è estremamente popolare ed oggi tutti negli Usa parlano di lei, del suo discorso, delle sue lacrime. Il sospetto che questo premio sia stato pilotato per motivi pubblicitari, aleggia forte soprattutto quando, a fine cerimonia, non è arrivato il premio per Lauren Hill, giocatrice di basket morta ad aprile 2015 per un tumore al cervello non operabile, ma solo un tributo speciale, una menzione che non ha placato l'ira di alcuni spettatori presenti e tra il pubblico.

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