Le Marchi escluse dall’Isola? La Nobile replica: “Abbiamo il contratto”
La notizia della partecipazione di Wanna Marchi e Stefania Nobile all’Isola dei famosi ha sollevato clamore. Le due tele imbonitrici, che hanno già scontato in carcere il debito contratto con la giustizia, avrebbero dobuto prendere parte alla prossima edizione dell’Isola dei famosi. La notizia era stata data per certa, con tanto di intervista pre-partenza rilasciata al settimanale “Chi”, fino al momento in cui sarebbe arrivato l’out out: le Marchi fuori dal cast all’ultimo minuto.
A intervenire sula questione, pur senza specificare apertamente se parteciperà o meno al gioco, è stata la figlia della televenditrice più celebre d’Italia che, a Tv Blog, ha dichiarato: “Abbiamo il contratto. Nessuno ci ha tolto il contratto”.
I servizi di Striscia la notizia
Potrebbe essere stata Striscia la notizia a sollevare il polverone che è culminato nella presunta esclusione delle due. L’11 e il 12 gennaio scorso, il tg satirico di Antonio Ricci ha intervistato un gruppo di persone comuni che si erano dette sdegnate dalla possibilità che madre e figlia prendessero parte al gioco. Evidenziando proprio lo sgomento di una fetta dei telespettatori, Ricci sarebbe riuscito a ottenere il risultato voluto. Quando glielo si fa notare, però, la Nobile preferisce non commentare: “Non so chi sia Striscia, non conosco Striscia e non voglio neppure conoscerla. È un programma che per me è morto 20 anni fa. Non ho altro da aggiungere”.
L’intervista pre-partenza
C’è da dire che la partenza di Wanna Marchi e Stefania Nobile era stata ampiamente confermata nel corso delle ultime settimane. Prima di partire, madre e figlia avevano rilasciato un’intervistata al settimanale “Chi” in cui si dicevano pronte a buttarsi in questa nuova avventura:
Alcuni criticheranno la nostra scelta ma noi abbiamo sbagliato e pagato tutto quello che c’era da pagare. Oggi siamo due cittadine oneste e pulite che hanno bisogno di lavorare. (…) Cosa volete dalle Marchi? Abbiamo fatto nove anni e passa di carcere. Volete darci la pena di morte?
La Marchi aveva giustificato la scelta di partire adducendo motivazioni di natura economica:
Io non provo risentimento verso nessuno. Nemmeno per “Striscia la notizia”, che ha dato il via all’operazione “Tapiro di sale” su cui si è poi basata l’inchiesta giudiziaria (…) Abbiamo bisogno di raccontare chi siamo: due persone pulite e libere con tanto di passaporto e documenti in regola. Noi abbiamo pagato. Io vivo di pensione, che non arriva a 500 euro in totale, dopo oltre 40 anni di contributi versati. (…) Non auguro a nessuno di cadere all’inferno, chiedere una mano e non trovare nessuno che te la tenda.