“Lele Mora è sepolto“ adesso c’è Gabriele
L'ex agente dei vip ritorna in libertà, dopo quei 400 giorni di carcere che pesano come un grosso macigno, ma che gli hanno permesso di ricominciare la sua nuova vita. “Ho chiuso con quel mondo", ha dichiarato nella sua prima intervista ufficiale, presentandosi come un uomo nuovo, lontano anni luce dagli scandali e dalle ombre che gli sono costati così cari. Dopo che tantissimi amici vip gli hanno riconosciuto solidarietà, con visite, doni e messaggi, l'ex agente ha tirato un sospiro di sollievo, utile a raccontarsi in una nuova intervista al settimanale Chi.
Lele non c'è più. Quel mondo, che forse prima mi apparteneva, non c'è più. Da oggi sono Gabriele, come mi chiama la mia mamma. Lele è sepolto.
Mora racconta di aver trascorso le notti cercando le risposte alle sue incertezze, ritrovandole nella fede. L'immagine di Padre Pio era sotto al suo cuscino, e anche quella della Madonna di Medjugorje e la Madonna di Lendinara, della provincia di Rovigo, suo paese natale. Tra le letture che lo hanno accompagnato quella su Papa Wojtyla, mentre sempre al suo fianco le immagini dei parenti più stretti, i suoi genitori, sua figlia e la nipotina Giulia. Lele non esiste più, ci sono voluti 13 mesi di carcere per ritrovare Gabriele nella sua essenza più semplice.
Ha ritrovato la vita di uomo normale, fatta di colazioni al bar, spesa sotto casa, un abbraccio ai figli, i suoi angeli custodi. Il carcere gli ha tolto di dosso la sua patina più oscura, e 50 chili diventati troppo ingombranti. Quell'oscurità che ha toccato il fondo quando ha pensato anche al suicidio:
Che cavolata che ho fatto! Ma la disperazione ti porta a compiere anche questo.
Gabriele finirà di scontare la sua pena per bancarotta fraudolenta nella comunità di Don Mazzi, impegnandosi in lavori socialmente utili. La vita del nuovo Mora prevede un nuovo progetto, quello del libro di cui Chi anticipa il titolo: I miei angeli custodi, che racconterà del lavoro in carcere degli agenti di polizia penitenziaria. Intanto per lui non si ferma l'iter giudiziario, dopo l'estate lo attende il processo Ruby dove dovrà rispondere alle accuse di favoreggiamento alla prostituzione, le stesse che pendono su Nicole Minetti e Emilio Fede. Ma per ora c'è la fede, più forte di ogni altra convinzione, a fargli compagnia, e a prepararlo a questa nuova sfida con la vita.