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Leonardo DiCaprio: “Ero una baby star anch’io, sono sopravvissuto evitando la droga”

Tanti personaggi noti che hanno iniziato la loro carriera da bambini, non sono riusciti a trovare un equilibrio nell’età adulta. Da Michael Jackson a River Phoenix, il mondo dello spettacolo è tristemente ricco di storie di star che hanno dovuto affrontare un destino crudele. Leonardo DiCaprio ha parlato dei fattori che portano a smarrirsi: l’infanzia perduta, la mancanza di sostegno e la droga, da cui lui si è sempre tenuto alla larga.
A cura di Daniela Seclì
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Leonardo Di Caprio è reduce dai premi ricevuti ai BAFTA 2016 per il film "Revenant – Redivivo". L'attore si è raccontato nel corso di una lunga intervista rilasciata a Deadline. La sua prima esperienza lavorativa nel mondo dello spettacolo, risale a quando aveva 3 anni. Si può dire, dunque, che sia cresciuto sotto i riflettori. Sono tanti i talenti che hanno conosciuto la fama in tenera età e poi hanno fatto fatica ad avere una vita adulta normale e, soprattutto, equilibrata. L'attore non sembra avere avuto di questi problemi e nel corso dell'intervista ha spiegato perché il suo destino è stato così diverso rispetto a quello di Michael Jackson o di star tormentate come River Phoenix:

"Credo sia una combinazione di cose. Ogni storia è unica ma molte di queste, sfortunatamente, parlano di un'infanzia perduta o della mancanza di sostegno proprio in quel momento scioccante in cui diventi un personaggio conosciuto in tutto il mondo. E poi, c'è il ricorso alla droga. Sfortunatamente, tutti questi elementi possono suscitare insicurezza o vulnerabilità. Hai la sensazione di dover essere capace di gestire ogni situazione, anche se incredibilmente difficile. Purtroppo, le droghe hanno offerto alle persone una realtà alternativa o un modo per affrontare le cose".

Ha spiegato, infine, di non essere mai ricorso all'uso di droghe: "No, non ho mai superato quel limite. Ma sono letteralmente cresciuto con la presenza costante delle droghe, erano ovunque volgessi lo sguardo. Uscivo dalla mia casa di Los Angeles e mi sbattevano in faccia la droga. C'erano tossicodipendenti in ogni angolo e vederli mi ha permesso di pensarci due volte, prima di ricorrere a quelle sostanze. È stata un'importante lezione. Non dico che i ragazzini dovrebbero vedere questa realtà per rifiutarla. Ma io non ho preso mai in considerazione l'idea della droga".

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