Lionel Messi messaggero di Dio ai Mondiali 2010
L'Argentina tritatutto è la miglior squadra dei Mondiali 2010 almeno per il momento. Trascinata dall'euforia contagiosa del suo allenatore Maradona che da spettacolo in panchina la nazionale sudamericana promette scintille.
L'asso indiscusso della squadra è Lionel Messi, attaccante del Barcellona e pallone d'oro 2009. Il suo allenatore Diego Armando Maradona lo ama come un figlio e lo venera come un eroe e da oggi ha ben ragione di farlo.
Proporio stamattina infatti sul giornale isrlaeliano Jerusalem Post è apparso un articolo curioso e speciale, unico nel suo genere, su Messi. Il cabalista David Skolni ha pubblicato i risultati di uno studio intitolato “Mystic Soccer” secondo il quale in campo in Sudafrica c'è un giocatore che ha tutte le carte in regola per essere il Messaggero di Dio in Terra (ai Mondiali).
Il nome, i numeri e le coincidenze astrali portano tutte alla stella Messi, erede del Pibe de Oro per sua stessa ammissione. Skolni ha detto di essere stupito egli stesso da ciò che ha scoperto sul conto del 23 enne argentino: analizzando il passato, la carriera e il nome di Lionel ha scoperto cose sconvolgenti sul suo conto. Innanzitutto è questione di numeri: la data di nascita 24 Giugno 1987 corrisponde nel calendario ebraico al 28 Sivan 5747 (28 è la potenza). Sabato 10 Luglio, giorno della finale, è una data importante per la religione ebraica perchè si legge il "Matot-Massei".
Ma la sorte della stella mondiale è scritta nel suo nome: Messi suona come Massei e "Matot" e "Massei" simboleggiano i popoli che viaggiano fino alla meta promessa: questa è anche una premonizione su chi vincerà la Coppa del Mondo. La Cabala per il bizarro autore è una scienza esatta ma attenzione, “Messi non è affatto il Messia” ha spiegato David Skolni- è solo un uomo che porta un messaggio da Dio”.
E questo messaggio ha qualcosa a che fare con la “Mano di Dio “ che portò Maradona nell'86 sul tetto del mondo contro l'Inghilterra. Chissà che la storia non si ripeta, con buona pace degli avversari.
Alessandra Pugliese