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Luca Calvani made in Italy, dall’Isola dei Famosi al cinema di Hollywood

Vinse l’Isola dei Famosi nel 2006 con quell’aria da tronista che ci trasse tutti in inganno, adesso Luca Calvani è ad Hollywood per un film con “Superman” Henry Cavill. E la vita privata va a gonfie vele: “Ho preso in mano la mia vita”.
A cura di G.D.
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Luca Calvani espressione massima dell'uomo "made in Italy" in questo particolare momento. Il modello e attore che vinse L'Isola de Famosi nel 2006 è volato ad Hollywood ed ha strappato un ruolo nel nuovo spy movie di Guy Ritchie, "Operazione U.N.C.L.E.". Sarà un ruolo cattivo per lui mentre i buoni saranno Henry Cavill ("Man of Steel" e "Batman V Superman") e Arnie Hammer. Intervistato da Vanity Fair, Luca Calvani racconta il suo entusiasmo nell'immergersi in questa nuova avventura iniziata per caso, grazie alla pubblicazione di un video fatto in casa proprio da Calvani. Quando conobbe Guy Ritchie, si rese conto di avere molto in comune con l'ex marito di Madonna: "Ci siamo trovati subito, scoprimmo che stavamo leggendo lo stesso libro: Il mondo nuovo di Aldous Huxley". 

La vittoria all'Isola dei Famosi è stata croce e delizia, perché pur guadagnando popolarità si mise addosso un'etichetta difficile da togliere, quella dell'aria un po' da tronista. Ma Calvani è completamente diverso

Dal punto di vista personale, avevo preso in mano la mia vita, deciso di avere una moglie, un figlio, una casa. Avevo riempito quella casellina come ogni anno, a luglio, riempio il furgone con materassini, biciclette, e parto per il mare con la famiglia. Come faceva mio padre.

E dal punto di vista professionale, le cose sono cominciate ad andare bene dopo un periodo di stagnazione.

Io questo mestiere l’ho scelto per passione ma, se devo fare cose che non mi piacciono solo per pagare il mutuo, preferisco lasciar perdere. Un giorno ho provato a guardarmi in una fiction e non ce l’ho fatta. Troppi errori di inquadratura, approssimazioni. Mi sono detto: “Forse dovrei smettere”. Ho messo in pratica lo spirito imprenditoriale ereditato da mio padre creando qualcosa di bello, che però riflette il mio interesse per la spiritualità (parla di Inspiritu, una linea di candele da meditazione, ndr). In Italia mi tocca andare in giro con lo zaino a far vedere le candele: “Vi piacciono?”. E loro: “Mah, vediamo”. Ma sto firmando un contratto di distribuzione a New York.

Una vita fatta di candele profumate, famiglia e cinema hollywoodiano: non male per uno che veniva scambiato per un tronista.

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