Lutto per Gigio Donnarumma, è morto lo zio Ferdinando
Sono giorni difficili per l'ex portiere del Milan, Gigio Donnarumma, che ha dovuto affrontare un evento terribile come la morte improvvisa di una persona a lui particolarmente cara. Si tratta dello zio, Ferdinando Gargiulo, che si è spento lo scorsa notte a seguito di un infarto, sopraggiunto mentre si trovava sul posto di lavoro, da cui è stato immediatamente portato alla struttura ospedaliera più vicina.
L'addio di Gigio Donnarumma allo zio
"Giggì semb numero 1” Sempre con me zio Ferdi ti renderò orgoglioso lo prometto" ha scritto il portiere azzurro accanto ad una foto che lo vede insieme allo zio e a suo fratello, per ricordare il primo fra i suoi tifosi, che lo ha sempre supportato e invogliato a fare del suo meglio. Ma Ferdinando Gargiulio, 65 anni, è morto improvvisamente stroncato da un infarto, che lo ha colpito mentre si trovava sul posto di lavoro. Era vigile urbano nel comune di Santa Maria la Carità, e dopo il malore è stato subito portato all'ospedale di Castellammare di Stabia, dove è deceduto poco dopo il ricovero. Stando a quanto dichiarato dalla famiglia, Gargiulo aveva problemi di colecisti, ragion per cui i familiari hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri per fare chiarezza su una morte decisamente improvvisa e che, quindi, ha destato qualche sospetto nei familiari.
Il rapporto con la famiglia
Da quando ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio, Gianluigi Donnarumma, classe 1999 è stato abituato fin da ragazzino a stare per lungo tempo lontano da casa. Tra allenamenti, partite e l'approdo in Serie A a soli 16 anni, diventando portiere titolare del Milan, "Gigio" come lo chiamano da sempre, ha sentito l'affetto e la vicinanza dei suoi parenti anche grazie al supporto, sempre caloroso, mostratogli ad ogni partita. Motivo per cui quel "Giggì sempre numero 1" che lo zio gli avrà ripetuto più e più volte nel corso della sua precocissima carriera, assume un significato ancor più grande ora che si trova ancor più lontano dalla sua terra natia, essendo diventato portiere titolare del Paris Saint Germain dopo gli Europei 2020.