Malgioglio: “Farò il GF Vip per colpa di Mariah Carey, mi querela perché l’ho insultata”
Il cast della prossima edizione del Grande Fratello Vip non è ancora stato ufficializzato, ma un nome nome sembra essere già accertato: è quello di Cristiano Malgioglio, che ha dichiarato al settimanale Spy di essere letteralmente costretto a partecipare al reality per far fronte a un'ingente spesa economica, ovvero – nientemeno – che una querela ai suoi danni emessa dalla cantante Mariah Carey.
Dal momento che al GF Vip in veste di opinionista rivedremo Alfonso Signorini, pare assodato che l'eccentrico autore musicale (che pure aveva svolto il medesimo ruolo nell'ultima edizione del Grande Fratello "nip") sarà uno dei concorrenti. Un'affermazione cui manca ancora l'ufficialità da parte della produzione, che svelerà con molta probabilità il cast completo all'inizio dell'autunno. La vera chicca, però, è la motivazione che avrebbe spinto Malgioglio ad accettare:
Devo fare il GF Vip per colpa di Mariah Carey. L’ho insultata su Twitter perché sul palco a Las Vegas sembrava una balena spiaggiata, adesso mi vuole querelare e per questo mi tocca entrare nella Casa.
Cristiano Malgioglio chiama balena Mariah Carey
Resta da capire se la dichiarazione di Malgioglio – che ha alle spalle una partecipazione all'Isola dei Famosi – sia realtà o provocazione, dal momento che la Carey non ha annunciato pubblicamente azioni legali contro di lui. Intanto, sempre su Spy, le dichiarazioni tutt'altro che lusinghiere nei confronti della cantante proseguono senza pietà. Più sotto, i tweet che avrebbero scatenato l'ira di Mariah.
Le donne in carne sono le più belle, ma una donna in carne come lei non dovrebbe mai salire su un palco e cantare con quel costume da bagno tempestato di Swarovski, che mostrava impietosamente tutte quelle eccessive rotondità. L’effetto era quello di balena spiaggiata. Ma le ha viste quelle gambone enormi? No, non aveva bisogno di conciarsi in quel modo, poteva mettersi un abito scollato, visto che ha un davanzale tanto bello.
