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Manfredi Ferlicchia: “Solo Giorgia sapeva di mio padre, la persona più sbagliata”

Manfredi Ferlicchia torna a parlare della morte del padre dopo giorni di silenzio attraverso la sua pagina ufficiale Facebook. Solo Giorgia Lucini sapeva: “La persona più sbagliata”.
A cura di G.D.
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Dopo il grave lutto subito per la scomparsa di suo padre, lo scorso 26 settembre, Manfredi Ferlicchia sceglie di tornare a parlare dopo giorni di silenzio attraverso la sua pagina ufficiale Facebook. Racconta di come quest'anno passato sia stato decisamente brutto, per questo male al cervello che ha colpito il padre e chelo ha praticamente condannato ad un calvario. Parole sincere, affettuose, miste a rabbia e scoramento, che le fan di Manfredi hanno subito percepito come una richiesta d'aiuto. Lo hanno inondato di tenerezza, cercando di lenirgli per quanto possibile il dolore.

Manfredi ha esordito così nella sua lettera:

Quest'anno è stato molto duro per me, purtroppo lo scorso anno improvvisamente papà scoprì di avere un terribile male, forse il peggiore che possa esistere al cervello ,grazie ad un miracolo riuscirono ad operarlo in questo punto delicatissimo, l'operazione andò bene, ma purtroppo ormai era troppo tardi e questo male era troppo evoluto colpendo una parte troppo pericolosa ed inoperabile, il dottore disse che sarebbero rimasti pochi mesi,forse un anno,da lì è iniziato il calvario di papà,una lotta contro il tempo,anzi che pensare a se stesso e godersi gli ultimi mesi della sua vita, papà iniziò a pensare soltanto ed esclusivamente a mia madre ed i suoi figli, come dimenticare durante le devastanti cure lui che cercava di sistemare ossessivamente tutto e questo solo per noi, anzi che pensare finalmente un pò a se stesso, be che dire lui che non ha mai pensato a se stesso, ma sempre e solo agli altri, dedicando un intera vita alla sua famiglia, ai suoi amici, aiutando e cercando di risolvere i problemi e le difficoltà di tutti, anche i più assurdi ed impossibili, lui che nella vita non aveva mai avuto nulla, un padre che l'ha abbandonato da piccolo, ed una madre che se ne andata molto presto, si era fatto da solo, crescendo solo senza nulla, studiando e lavorando,dalla mattina alla sera e tutto questo solo per noi, per me, per Giorgio e per Ruggero,penso che veramente le abbia passate tutte, ma non si è mai arreso di fronte a nulla,neanche di fronte ad i periodi peggiori e bui, era forte papà, forse imbattibile, niente e nessuno lo poteva fermare, ho imparato tutto da lui, come affrontare la vita, l'estrema educazione, il rispetto per gli altri, l'importanza e l'amore per gli amici, per la propria donna, per se stessi, era energico, pieno di vita, il papà più presente del mondo, quello che tutti avrebbero sempre desiderato, io c’è l’avevo eri tu super papà.

"Solo Giorgia sapeva tutto"

Manfredi Ferlicchia racconta di come sono stati momenti duri per lui e per suo padre, orgoglioso che aveva raccomandato di non dire a nessuno del suo male. Ci scherzava su, fingeva di avere avuto un infortunio all'anca. Solo Giorgia Lucini sapeva ed è stata una presenza, forse, ingombrante a quanto si evince dalle parole di Ferlicchia, visto come sono andate a finire le cose tra di loro.

Mi avevi raccomandato di non dirlo a nessuno, è così ho fatto, mi sono tenuto tutto dentro, non volevi che nessuno ti vedesse in quelle condizioni, addirittura ti comprasti un cappellino buffo ed una sera ridendo mi hai chiesto “guarda ti piace?” facevi finta di aver avuto un infortunio all’anca e che per questo motivo stavi un po’ male, sono stati mesi durissimi,terribili, pieni di nervosismo ma soprattutto rabbia infinita per me, non potevo capire il perché proprio a me,perchè proprio io,proprio tu, cercare di fare finta di niente, tu odiavi il vittimismo ed io anche, cosi ogni sera tornavo a casa nel mio letto e di nascosto piangevo, piangevo come un cretino e non volevo farmi vedere da nessuno,q uando invece dovevo essere forte e lottare anche io con te, solo Giorgia sapeva, forse l’unica persona sbagliata.

"Mi hai detto: sei tu l'uomo di casa adesso"

Mi ricordo tutto quello che hai sempre fatto per me, per cercare di vedermi felice, da quando allenavi la nostra squadra di calcio e ci facesti vincere il campionato a quando mi salvavi a scuola rinchiudendomi a studiare con te per recuperare tutte le materie gli ultimi giorni! Fino a quando eri l’unico che ha fatto di tutto per fare stare me e Giorgia sereni cercando di aiutarci a creare un futuro insieme,ma purtroppo lo sai sono sempre stato testardo come te,nelle cose ci siamo sempre dovuti andare a sbattere prima di capire. Hai combattuto questa guerra con dignità e grande onore,nessuno c’è l’avrebbe fatta come hai fatto tu, ma tu hai vinto. Qualche mese fa mi dicesti adesso l’uomo della casa sei tu,mi raccomando,confido in te manfro.

La chiusura della lettera è tutta diretta a suo padre, gli promette che manterrà il suo impegno di prendersi cura di Giorgio e di sua mamma, di Ruggero e che continuerà a vivere seguendo i suoi insegnamenti.

Sono stati e sono i momenti più brutti e atroci della mia vita e lo saranno per sempre,ma sono sicuro che da lassù potrai vedermi magari anche seguirmi,sostenermi e proteggermi come hai sempre fatto,ti prometto che mi prenderò cura di giorgio, mamma e Ruggero e che continuerò a non deluderti mai. TI AMO papà

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