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Marco Bocci: “Sposando Laura Chiatti ho preso un impegno, ma nulla è per sempre”

Nulla è per sempre, nemmeno un impegno come il matrimonio. Lo dichiara Marco Bocci, marito di Laura Chiatti da un anno: “Le nozze non sono un contratto a tempo indeterminato”.
A cura di Stefania Rocco
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Non crede ai contratti a tempo indeterminato l’attore Marco Bocci, nemmeno in amore. L’uomo che ha sposato Laura Chiatti un anno fa dopo un fidanzamento lampo – all’epoca delle nozze, l’attrice era già incinta di Enea – confessa al settimanale “Vanity Fair” di non credere nel “per sempre”, nella vita privata come nel lavoro. Solitamente schivo nel raccontare i dettagli della sua storia d’amore, Marco si lascia andare a una serie di confessioni che potrebbero far storcere il naso alla moglie. Non che il loro rapporto non funzioni, anzi, ma il “per sempre” è un concetto di Bocci sposa con difficoltà, pur considerando il matrimonio un impegno:

È difficile associare il matrimonio a un contratto a tempo indeterminato. Niente è per sempre? Esatto, però certo che ho preso un impegno, ed è giusto così. Sono un passionale, non mi adagio mai. Per esempio, come artista non posso avere un contratto a tempo indeterminato: finché devo dimostrare sul campo ciò che valgo, è una buona cosa, perché c’è quella che io chiamo “rogna”, la voglia di fare che dà il passo in più. Nell’intimità, con quotidiani scombussolamenti di emozioni, è un continuo movimento. Certo, potrei definirmi fermo perché ho una famiglia. Ma non è così, anche se sto in pace con me stesso.

Marco Bocci al mare con Laura Chiatti e il piccolo Enea
Marco Bocci al mare con Laura Chiatti e il piccolo Enea

Marco Bocci e il figlio Enea: “Ho scelto io il nome, Laura era d’accordo”

Marco confessa inoltre di aver scelto lui stesso il nome del suo bambino, il piccolo Enea. Quella scelta tanto criticata all’epoca della nascita del suo primo figlio incontrò l’approvazione della moglie, ormai sempre più assorbita dal suo nuovo ruolo di madre:

Laura non è mai cambiata ai miei occhi, nemmeno quando è diventata madre. Ha sempre avuto un grandissimo senso materno. E questo mi piace. Io non credo nei ruoli, una famiglia è un team. Diciamo che per me il letto si può semplicemente non farlo, tanto poi la sera ci devo tornare. Chiamare mio figlio Enea è stata una mia idea, piaciuta a Laura. È un nome che mi dà solarità, un colore che mi mette di buonumore.

Come moltissimi personaggi dello star system, Marco ha scelto un nome inusuale per il suo bambino, nome che gli è valso tutta una serie di critiche ma del quale, a distanza di 5 mesi dalla scelta, non si è mai pentito.

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