Maria De Filippi: “Trono gay a Uomini e Donne 2016. Non cerco scandalo, ma normalità”
Il trono gay a Uomini e Donne da settembre del 2016. Sarà questa, probabilmente, la novità più succulenta della prossima stagione televisiva e non poteva che essere targata De Filippi. Dopo il trono classico e il trono over, la regina della televisione italiana sdogana definitivamente anche l'ultima frontiera possibile che il suo programma storico poteva raggiungere, ovvero quella delle coppie omosessuali. A rivelarlo è stata proprio la conduttrice, in un'intervista rilasciata a Gabriele Parpiglia per il settimanale Chi, confermando un'ipotesi ventilata da tempo: "E' una certezza – ha affermato – Il trono dei ragazzi si incastra in meccanismi dove, a volte, l'amore passa in secondo piano. Ma a settembre spariglio le carte".
Niente di inaspettato, in fondo, trattandosi di una "rivoluzione" invocata a gran voce anche da Tina Cipollari, diverso tempo fa. Il trono gay a Uomini e Donne è, in fondo, la continuazione fisiologica di un percorso che la conduttrice, scaltra e certamente capace di intercettare i tempi e le sensazioni di una fetta maggioritaria di pubblico, aveva già avviato con la stagione 2016 di C'è posta per te, conclusasi pochi giorni fa per lasciare spazio al serale di Amici 2016, in partenza sabato 2 aprile. Diverse sono state le storie trattate nell'emotainment che avessero l'omosessualità come perno principale. A cominciare dalla prima, e forse più eclatante, di un ragazzo meridionale rinnegato da suo padre proprio perché dichiaratamente gay, per arrivare alla puntata finale, durante la quale a celebrare un amore gay era stata Alessandro Amoroso. Maria De Filippi ha rivelato di avere in mente da tempo l'idea di Uomini e Donne in versione arcobaleno:
Ho in mente da tempo di voler fare il trono gay. Non cerco lo scandalo, ma la normalità di un amore vissuto nella sua piena quotidianità. Anche a C'è posta per te abbiamo trattato storie con ragazzi dello stesso sesso che si amano e ho visto che il pubblico ha apprezzato la ‘normalità' dell'argomento