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Marilyn Manson antisemita e razzista secondo Evan Rachel Wood: “Mi chiamava ebrea, faceva svastiche”

L’attrice rivolge nuove accuse contro il cantante. Dopo il post sui presunti abusi che ha suscitato un vero terremoto e mandato in crisi la carriera di Manson, la Wood stavolta insinua che l’ex compagna sia razzista e antisemita: “Sono stata chiamata “ebrea” in modo dispregiativo. Ho sentito la parola con la N più e più volte. Non sono mai stata più spaventata in vita mia”.
A cura di Valeria Morini
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Evan Rachel Wood lancia nuove accuse contro Marilyn Manson, la cui carriera rischia seriamente lo stop dopo che l'attrice ha sostenuto di aver subito "abusi" nel corso della loro relazione che risale a oltre dieci anni fa. Stavolta, dopo aver parlato di "lavaggio del cervello", la Wood imputa all'ex addirittura comportamenti che denotano antisemitismo e razzismo.

L'accusa di antisemitismo

Giorni fa, Evan Rachel Wood aveva scatenato un vero terremoto parlando dei presunti abusi da parte di Marilyn Manson, definendolo un "uomo pericoloso" che l'avrebbe "adescata" quando era adolescente: "Mi ha manipolata per sottomettermi a lui". Ora, in alcune Instagram Stories, ha offerto nuove inquietanti particolari.

Sono stata chiamata "ebrea" in modo dispregiativo. Disegnava svastiche sul mio comodino quando era arrabbiato con me. Ho sentito la parola con la N più e più volte. Ci si aspettava che tutti intorno a lui ridessero e fossero d'accordo. Se non lo facevi – o Dio non voglia, lo rimproveravi – ti prendeva di mira con ulteriori abusi. Non sono mai stata più spaventata in vita mia. Mia madre è ebrea e io sono cresciuto con la religione. Dal momento che lei si era convertita e non era di discendenza ebraica, lui diceva cose come: "Meglio così", perché non ero ebrea di sangue.

Altre voci contro Marilyn Manson

Sulla scia della Wood, diverse donne hanno puntato il dito contro il cantante sostenendo di aver subito abusi e violenze. La cosa inaspettata è che a corroborare queste accuse sono anche l'ex chitarrista di Manson e l'attore Corey Feldman. Wes Borland, oggi nei Limp Bizkit, è convinto che sia tutto vero e lo ha definito "una cattiva persona", che "deve smettere con le dipendenze e deve venire a patti con i suoi demoni", sostenendo di essere stato testimone della relazione con la Wood. Feldman stesso ha raccontato di essere stato una vittima: "Tentò di usarmi e di abusare psicologicamente di me come fossi un giocattolo, provando a manipolarmi e a farmi ripiombare nel vizio dopo cinque anni di sobrietà sniffando cocaina insieme a lui ai tempi del tour di Mechanical Animals".

Manson perde manager, etichetta e contratti

A brevissima distanza dallo scoppio dello scandalo, sono arrivate le drammatiche conseguenze sulla carriera di Manson, subito scaricato dalla sua etichetta. Spesso impegnato anche come attore, sarebbe dovuto apparire nelle serie American Gods e Creepshow, ma entrambe le produzioni hanno rotto il contratto. Lo ha abbandonato anche il manager Tony Ciulla, al suo fianco dal 1996.

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