Mario Balotelli distrutto dalla morte di papà Francesco: “Ti rivedrò ancora”
È un momento molto difficile quello attuale per Mario Balotelli. Per una volta, la vita privata del campione finisce al centro della cronaca non in virtù dell’ennesimo colpo di testa o dell’ultima bravata. Francesco Balotelli, padre di Mario, è morto lo scorso 3 luglio a Brescia, città italiana nella quale il calciatore è cresciuto. SuperMario è rientrato immediatamente in Italia per salutare per l’ultima volta l’uomo che lo ha accolto in casa sua quando aveva 3 anni e dal quale ha preso il cognome. Distrutto dal dolore, Balotelli non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulla scomparsa dell’adorato papà ma, a qualche giorno dai funerali privati, ha scelto di affidare a Instagram il suo ultimo saluto al genitore. “Ti rivedrò ancora” scrive SuperMario commosso sul suo profilo, una frase accompagnata dall’immagine del mare infinito e dell’orizzonte.
Lontano da Fanny Neguesha che lo avrebbe lasciato dopo le foto con Raffaella Fico, Balotelli sta affrontando questo momento da solo, in compagnia della madre. Nella chiesa bresciana scelta per i funerali di papà Francesco, Balotelli ha cercato di passare inosservato, desideroso di vivere nella più completa privacy questo enorme dolore. Le condoglianze per la sua perdita sono arrivate da ogni parte del mondo, soprattutto da parte dei fan che gli si sono stretti attorno per testimoniargli vicinanza e affetto. Quelle pubblicate sul celebre social network sono le prime parole pubbliche che Mario pronuncia da giorni. Prima di adesso, lo shock era stato troppo forte per permettergli di commentare la vicenda. È stata la madre Silvia a parlare al suo posto durante l’omelia funebre: “Un padre modello e una guida per tutti noi. È stato un uomo semplice, umile e molto apprezzato. Per i figli l’esempio perfetto di pazienza, semplicità e umiltà”. Ai funerali di Francesco c’era anche Mino Raiola, procuratore di Balotelli, che si è duramente scagliato contro i giornalisti invitandoli a rispettare il dolore del suo assistito.
