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Massimo Lopez dopo l’infarto: “Sto meglio, torno presto in tv”

L’attore è pronto a debuttare sulle scene, un mese dopo l’infarto che lo ha colpito sul palco di Trani: “Venerdì sarò a ‘I migliori anni'”.
A cura di G.D.
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Massimo Lopez dopo l'infarto sta facendo una convalescenza molto tranquilla e presto potrà anche tornare sul palco. Intanto, come annuncia sull'ultimo numero di "Chi" in edicola mercoledì 26 aprile, sarà a "I migliori anni" di Carlo Conti il prossimo venerdì:

Sto meglio, sto facendo una convalescenza molto tranquilla, a metà maggio tornerò sul palco e venerdì sarò da Carlo Conti con Tullio Solenghi a “I migliori anni”. La mia vita è semplice in questo momento: orari, alimentazione, passeggiate e niente stress, questa è la mia cura.

Un mese dopo quel brutto infarto che lo ha colpito sul palco della rassegna jazz di Trani, Massimo Lopez traccia il bilancio della sua vita e ricorda quei momenti in cui fu ricoverato d'urgenza presso l'ospedale di Andria per essere sottoposto ad un intervento di angioplastica.

In casa mia c’è una certa famigliarità con le patologie cardiache. Così, quando ho cominciato a sentirmi male sul palco, ad avere un dolore al torace, a sudare, ho capito perfettamente cosa stesse accadendo: ho chiesto scusa al pubblico e poi, dietro le quinte, ho chiesto un’ambulanza. Dopo dieci minuti ero già nelle mani dei medici, curato in un’eccellenza della cardiologia quale è l’ospedale Bonomo di Andria.

"Ho pensato molto alla mia famiglia"

L'attore ha confessato di aver pensato molto alla sua famiglia mentre era in ospedale.

Mentre ero in ambulanza pensavo alla mia famiglia e alle persone più vicine. Con molta tranquillità, mi sono detto: “Qui o va bene o va male, ma speriamo che non finisca male perché ci sarebbe tanto dolore. Credo proprio che mi abbia salvato una mano santa perché quella sera avrei dovuto essere da un’altra parte, in un posto meno comodo per raggiungere l’ospedale. Certe cose possono capitare. È come un volo in aereo in cui ti stacchi da terra e vedi il mondo da un’altra prospettiva, ma quando atterri rivedi la vita di tutti i giorni. Ora, però, devo ricordarmi di mantenere un punto di vista distaccato, di pensare a me e, soprattutto, alle cose fondamentali, quelle che appartengono alla sfera del cuore. È come se avessi tradito il cuore e l’anima con la vita che faccio e tornare a questi valori significa apprezzare certe cose e relativizzare tutto il resto: la carriera, il lavoro, i rapporti buoni con le persone, il successo che è importante, ma non è la cosa più importante della vita.

E sull'amore:

C’è qualcuno nel mio cuore, ed è importante che ci sia. Ma il mio cuore è spazioso, visto che ora contiene anche un pezzo di Puglia, vale a dire lo stent che mi è stato impiantato.

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