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Matteo Maffucci degli Zero Assoluto è fidanzato: “Convivo con una donna che mi capisce”

Matteo Maffucci si è raccontato in un’intervista rilasciata a Vanity Fair. Ha dichiarato di aver conosciuto una donna che riesce a capirlo e di avere iniziato una convivenza con lei.
A cura di D.S.
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Matteo Maffucci degli Zero Assoluto si prepara a calcare il palco dell'Ariston. Insieme a Thomas De Gasperi, infatti, presenterà il brano "Di me e di te" al Festival di Sanremo 2016. Questo è un periodo decisamente positivo per l'artista. Oltre all'ammissione alla kermesse canora, Matteo Maffucci gode anche di una certa serenità in ambito sentimentale. In un'intervista rilasciata a Vanity Fair ha svelato di essere felicemente fidanzato:

"Vivo con una donna che mi capisce, che tollera i miei ritmi. Accetta il fatto, per esempio, che d'estate non la porti al mare perché sono in giro per concerti. L'importanza di queste cose la capisci non a 21 anni ma a 35 però ti cambia la vita. Del mio passato, non mi manca niente".

Riguardo all'eventualità di diventare padre ha dichiarato: "Oggi è un'impresa essere genitore. Non invidio i ragazzini di oggi e non invidio i loro genitori. Puoi anche essere bravo ma che un figlio cresca bene serve anche una dose di c*lo. Adoro i bambini. Non ho né paure, né preclusioni. Ma anche l'arrivo dei figli, come l'amore, non lo decidi. Arrivano quando è il caso".

"In amore regna il fato, decidere a monte è triste"

Di una cosa, Maffucci è certo. Non si può programmare il momento in cui incontrare la persona giusta: "L'amore è l'unico campo in cui regna il fato, decidere a monte è triste e impoetico. Ti puoi programmare una partita a calcetto ma non l'incontro con Cupido. Le persone che lo fanno ammazzano la poesia. Anche perché poi l'amore è un lavoro: attenzione ai tempi e agli orari dell'altro, complicità, rispetto".

"Roma è invivibile, ti viene voglia di andartene"

Infine, ha parlato delle condizioni attuali della sua città, Roma: "I giovani politici, tutti freschi, appena entrano in politica imparano l'arte del compromesso come i vecchi. L'opposizione è una recita, non esiste. La lentezza delle riforme è disperante, al contrario della gente comune che è attiva anche grazie alla crisi. Sono circondato da persone che si inventano nuove vite, nuovi lavori, che si offrono di pulire la città dove vivono perché gli amministratori non lo fanno. Ma non paghiamo già le tasse per questo? È svilente. Roma è una suburra invivibile. La città è sfiorita e tutto è concentrato a Milano. Ti viene voglia di andartene".

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