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Melissa Satta: “Mai posato nuda, ho detto no ai calendari per rispettare me stessa”

La showgirl racconta perché, a differenza di tante colleghe, ha sempre rifiutato le offerte di calendari e foto osé. E perché quella bufala di lei senza biancheria intima in tv la ferì tanto: “Mi sono sentita violata”.
A cura di Valeria Morini
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Chi ha detto che per essere una modella e showgirl famosa bisogna spogliarsi? La pensa in tutt'altro modo Melissa Satta, che in tanti anni di carriera, da Striscia la Notizia a Tiki Taka passando per l'attività di testimonial, ha sempre detto no al nudo. Niente calendari né foto osé appaiono nel curriculum vitae dell'ex velina, a differenza di tante colleghe che hanno ceduto a quella stessa tentazione. Lei stessa ha raccontato le motivazioni che l'hanno spinta a tale scelta in una recente intervista a Grazia:

Io sono una che non si è mai spogliata. Ho scelto di non fare calendari, perché mi è sempre sembrato importante concedermi una forma di rispetto, di pudore.

"Quando hanno scritto che ero in onda senza slip mi sono sentita violata"

È anche per questo motivo che la Satta ha reagito con grande sconvolgimento alla voce circolata qualche settimana fa sul web, secondo la quale sarebbe apparsa senza slip in una puntata di Tiki Taka. Una insinuazione cui ha risposto con forza e minacciando misure legali.

Un cretino aveva scritto su Instagram che ero andata in onda senza biancheria intima. E molti siti, anche di giornali apparentemente seri, avevano ripreso questa cosa. Questa terribile cosa. Mi sono sentita violata. (…) Quando è uscita questa assurdità su di me, ho pensato di lasciar perdere. Mi sono detta: sono stupidate, non meritano attenzione e tempo. Ma sa com'è il web, no? Tutto rimbalza all'infinito e a valanga: titoli, allusioni, bugie diventavano sempre più volgari e insopportabili.

Melissa Satta ha infine raccontato la sua vita frenetica al fianco del marito Kevin Prince Boateng e del loro figlioletto Maddox. Il compagno calciatore gioca nell'Unión Deportiva Las Palmas, nelle Canarie, ed è costretto a vivere lontano da lei e dal bambino.

Abbiamo deciso di fare ‘tana' a Milano per dare un punto fermo a nostro figlio: abbiamo preso una casa, l'abbiamo arredata e abbiamo iscritto Maddox a scuola. Io e lui viviamo qui e, per una decina di giorni al mese, voliamo in Spagna, da Kevin. Lo ammetto, non è semplicissimo. Nemmeno per una come me, abituata ad andare veloce. Ma cerco di fare in modo che tutto funzioni, con una certa serenità. Capita spesso che Maddox abbia voglia si stare con suo padre. Dice: “Voglio papà a casa, subito”. Allora io gli spiego bene dove, come e quando saremo di nuovo tutti insieme. Lo faccio fin dal giorno della sua nascita: gli dico tutto, come se fosse un adulto. Sono convinta che lui capisca perfettamente, da sempre. I bambini, anche quelli piccolissimi, sentono il significato delle parole benprima di imparare a parlare. Io dico a mio figlio dove vado, a che ora torno, che cosa farà lui nel frattempo, che cosa farò io e che cosa faremo insieme quando sarò di nuovo a casa. Credo che queste spiegazioni lo rassicurino. Infatti è un bambino sereno. Sto cercando di crescerlo tranquillo, sicuro di sé

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