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Melissa Satta: “Voglio un figlio cioccolatino, spero prenda da Boateng”

La showgirl si è raccontata sulle pagine di Chi, insieme al fidanzato Kevin Prince Boateng. I due hanno ripercorso la loro storia d’amore, dal primo appuntamento al desiderio di creare una famiglia.
A cura di Daniela Seclì
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Dopo il servizio pubblicato su Diva e Donna, che parlava di una Melissa Satta già in dolce attesa, la showgirl torna a parlare del suo desiderio di creare una famiglia con il suo fidanzato, il calciatore Kevin Prince Boateng. La coppia si è raccontata sulle pagine di Chi.

"Sono felice se avremo un bel figlio "cioccolatino", io sono bianca bianca, spero prenda da lui"

Boateng ha raccontato come è avvenuto il lungo corteggiamento e le emozioni provate durante il primo appuntamento.

"Dopo un mese che le chiedevo di uscire finalmente mi ha detto di sì. Sono arrivato puntuale e l'ho aspettata tre ore. Ma quando si è aperta la porta dell'ascensore e l'ho vista uscire mi sono detto:"Questa è la donna della mia vita"

Sono trascorsi due anni dall'inizio della loro storia d'amore. I due sono sempre apparsi molto uniti. Entrambi condividono il desiderio di mettere su famiglia insieme. Come in ogni coppia, però, anche per loro non sono mancati i momenti di crisi. Per l'ex velina è stata dura affrontare il trasferimento del suo fidanzato a Dusseldorf, quando ha lasciato il Milan per giocare nello Schalke 04.

"Sapevo che, fidanzandomi con un calciatore, avrei dovuto viaggiare molto. Quando sono a Milano per lavoro mi manca la sera tornare a casa e non trovare Kevin ad aspettarmi. Così la mattina dopo, prendo un aereo e lo raggiungo"

La stampa tedesca l'ha accolta a braccia aperte, così, per non perdersi nemmeno un trafiletto su di lei, pur non conoscendo il tedesco, Melissa Satta ha trovato un rimedio infallibile:

"I giornali me li faccio tradurre da Kevin perché non capisco il tedesco. Spero mi dica la verità!"

La showgirl, infine, si dice pronta a diventare mamma:

"Ogni momento potrebbe essere quello giusto. Se dovesse capitare, ben venga, non cambierebbe il mio lavoro: la gravidanza non è una malattia"

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