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Mia Cellini insultata su Facebook, quando la violenza si fa social

Una pagina Facebook creata per insultare deliberatamente Mia Cellini è stata segnalata e rimossa. Non è la prima volta che il rapporto tra vip e fan si fa violento a mezzo social.
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Una pagina Facebook creata per insultare deliberatamente Mia Cellini è stata segnalata e rimossa. Non è la prima volta che il rapporto tra vip e fan si fa violento a mezzo social.

Ci sarebbero gli estremi per la querela, e chissà che con qualche consigliere non la stia prendendo seriamente in considerazione come possibilità. Stiamo parlando di Mia Cellini, la simpaticissima make-up vlogger resa famosa dalla sua partecipazione al "Grande Fratello 13", nota a tutti sul web come "Gnappetta". La ragazza romana, grandissima amica di Francesca Cioffi e truccatrice ufficiale al suo matrimonio, è stata presa di mira da un gruppo di internauti che hanno creato una pagina Facebook a suo nome e dove l'attività principale è offenderla con ogni epiteto possibile. La "Gnappetta Family", ovvero tutte le supporter della vlogger, sono scese in campo per segnalare la pagina agli amministratori del social network che alla fine è stata rimossa.

Vip & Social, quando le offese si fanno pesanti

I social network hanno azzerato le distanze che c'erano tra personaggi famosi e persone comuni, hanno facilitato la comunicazione a mezzo stampa, facendo in modo che gli stessi vip diventino un vero e proprio "magazine gossip" di se stessi. Ma con le distanze azzerate, lo stesso vizio e la stessa modifica di modi, tempi e comportamenti che è avvenuta nel nostro modo di comunicare in 2.0, è avvenuta con loro. E dunque la violenza nella comunicazione, con la quale ogni giorno anche noi ci rapportiamo su internet, nel caso di un vip si fa pressante, dirompente e per i motivi più futili. Una campionessa nell'incassare i colpi è certamente Belén Rodriguez, la soubrette argentina ogni giorno deve fare i conti con il bilancio che c'è tra supporter ed haters, ovvero quei fan che sono lì solo ad aspettare che il vip faccia un passo falso per far partire un "flame", un focolaio che innesca un incendio di insulti, una sassaiola digitale.

Ma a tutto c'è un limite. Un esempio molto calzante è il caso Selvaggia Lucarelli. Un anno fa, la regina del gossip si vide costretta a querelare alcuni utenti che sulla sua pagina Facebook utilizzarono parole pesantissime nei suoi confronti. La giornalista si rivolse così all'uomo che le rivolse epiteti gravemente infamanti: "Il web non è il luogo dove tutto è lecito. Se non mi dai della bagascia sulla metro perché non si fa, non si fa manco qui, bello". Nascondersi dietro una tastiera, è bene ricordarlo, non mette al sicuro dal restare impuniti in caso di offese gravi alle persone.

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