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Michele Bravi: “Ho amato un ragazzo ma non è un coming out, le etichette sono superate”

Tra i Big al Festival di Sanremo 2017, il cantante lanciato da X-Factor ammette per la prima volta di avere avuto una relazione omosessuale a Vanity Fair: “Lui era un regista, è stato il mio primo amore. Ma il sesso è irrilevante: potrei amare anche una ragazza”.
A cura di Valeria Morini
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A tre anni dal lancio con X-Factor, Michele Bravi sarà tra i Big al Festival di Sanremo 2017, con la canzone "Il diario degli errori" (testo di Mogol) e, nell'attesa di quella che potrebbe essere una grande svolta nella carriera, si apre per la prima volta sulla vita sentimentale in un'intervista a Vanity Fair. Bravi, 22 anni, racconta di aver avuto una relazione di due anni, ora finita, con un ragazzo. Per lui è stato il primo vero amore, "la prima volta che ho sentito che un pezzo di vita si attaccava a un’altra persona" .

Se fino a qualche tempo fa aveva preferito non commentare le voci che parlavano di una sua presunta omosessualità, ora il cantante umbro fa coming out, anche se non vuole "usare etichette", che "appartengono alle vecchie generazioni e discendono da un modo di ragionare che considero superato e anche un po’ discriminatorio".

Preferisco parlare di relazioni fluide. I miei fan, quando gli ho detto che il nuovo disco avrebbe parlato di una storia d’amore, non mi hanno chiesto se si trattava di un uomo o di una donna, e il linguaggio amoroso oggi sul web usa frasi come “sei la mia persona”. Non ho bisogno di fare coming out perché nessun giovane si stupisce che mi sia innamorato di un ragazzo, e penso che nessuno dei miei coetanei si tirerebbe indietro se gli capitasse di provare un’emozione per una persona dello stesso sesso. È successo che mi sono innamorato. Una storia molto particolare con un ragazzo che fa il regista, molto diverso da me. È durata due anni ma, in termini di quello che succedeva tra noi, forse qualche giorno. All'inizio quando due persone si incontrano sono due contenuti completi, il resto rimane fuori; poi allarghi la visuale e vedi che ci sono dei confini da rispettare. Io sicuramente nell'ultimo anno sono stato molto autoriferito e concentrato sulla musica e questo ha creato problemi. Il primo amore è perfetto, tutto è bellissimo, solo che ti mancano le regole del gioco e quando le impari, spesso è troppo tardi: le pagine degli errori restano lì, non puoi strapparle dal diario, e quando gli errori diventano tanti è difficile che possa esserci un epilogo felice. Se mi guardo indietro oggi mi dico: "Siamo stati proprio stronzi".

"Non conta che sia un uomo, potrei amare una ragazza"

Il concorrente di Sanremo 2017 , dunque, preferisce non parlare espressamente di omosessualità. Le sue parole sulla ricerca dell'amore, però, raccontano di un nuovo modo di concepire i rapporti sentimentali da parte dei giovani di oggi.

Mi sono accorto che la mia generazione è molto diversa anche nei rapporti sentimentali: viviamo se siamo in un algoritmo e, se non sei continuamente connesso, sei tagliato fuori da tutto. Troppa comunicazione fa sentire soli e l’amore oggi risponde più a un bisogno; c’è molta più ricerca dell’emotività che del sesso fine a se stesso, la scopata del sabato sera interessa sempre meno. Se le persone si confrontano più su un piano emotivo i rapporti diventano complessi e anche fluidi: la sessualità smette di essere una scelta nel momento in cui la scelta diventa l’emozione. Io ho incontrato una persona che mi ha emozionato, che fosse un ragazzo è del tutto irrilevante: in futuro potrebbe succedermi anche con una ragazza.

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