Michele Riondino: “Non è stato facile fare il padre ma ora sono innamorato di mia figlia”

Michele Riondino ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair. Amatissimo dal pubblico per aver vestito i panni del protagonista nella serie "Il giovane Montalbano", l'attore ha svelato alcuni dettagli della sua vita privata.
Michele Riondino era un giovane "timidissimo", che grazie alla recitazione ha imparato a essere più "spavaldo". Oggi ha 37 anni, è innamoratissimo della sua compagna Eva ed è padre di una splendida bimba di 2 anni, Frida. All'inizio, però, non è stato facile affrontare la paternità:
"All'inizio non è facile. Un giorno entra in casa tua questa piccola persona, io non la conosco e lei non mi conosce. Abbiamo bisogni completamente diversi, ma condividiamo la mia casa che io ho comprato. E anche lei potrebbe dire che quella è la sua casa, e guardare me e pensare che sono io l’estraneo nel suo territorio, e avere completamente ragione. Insomma, è strano e buffo".
L'attore ha ammesso che sul piano mentale si sentiva pronto per essere padre, ma "sul piano pratico molto meno". Pian, piano però le cose sono cambiate e oggi si definisce "perdutamente innamorato" di sua figlia:
"Ci siamo perdutamente innamorati, ma da poco, da quando lei è in grado di riconoscere l’amore e di sapere che senza di me non può vivere. Pensare a lei mi commuove, perché mi ha riportato in una dimensione naturale della vita, in cui non c’è bisogno di testa né di parole".
Riondino sullo scontro tra i treni in Puglia: "Delrio dovrebbe astenersi dal fare prediche"
Infine, Michele Riondino ha commentato lo scontro tra due treni avvenuto in Puglia, che ha causato 27 morti: "È in occasioni come queste che la Puglia sa prendere le distanze dalle polemiche e rimboccarsi le maniche. Una regione intera si è mossa per donare il sangue, dare una mano. Ho letto le storie e visto le facce di chi non c’è più, e ho pensato che potevano essere miei amici, miei parenti. Viviamo tutti sulla stessa zattera, ed è una zattera fragile. È irragionevole e di cattivo gusto parlare di alta velocità quando c’è un pezzo di questo Paese che non può muoversi perché i treni non esistono nemmeno, o vanno a gasolio. A Matera, che è città della cultura, la ferrovia non arriva. Il ministro Delrio ci è mai salito su un treno? Dovrebbe astenersi dal fare prediche".