Michelle Hunziker: “Sono stata anch’io vittima di violenza da parte di un uomo”
Rivelazione choc per Michelle Hunziker, che sulle pagine di Oggi ha dichiarato per la prima volta di aver subito violenze da parte di un uomo. Pur senza fare nomi, la conduttrice ha spiegato di aver fondato un'associazione di tutela alle donne proprio perché lei stessa, parecchi anni fa, è stata una vittima:
Sì, mi è capitato… Il percorso di Doppia Difesa l’ho veramente fatto perché ho vissuto determinate cose. E l’ho fatto anche perché poi mi è andata bene, la vita mi ha dato tante possibilità, e in qualche modo dovevo ringraziare, dare qualcosa in cambio… Ognuno di noi cerca di fare del bene là dove ha vissuto delle esperienze personali… e io sono una che ha vissuto molto da vicino tutto quello che è discriminazione femminile, e violenza.
La solidarietà con le donne vittime di violenza
"A parte lo stalking, io non ho mai parlato a fondo di quello che ho subito", ha continuato la Hunziker, spiegando che per via di questa esperienza dolorosa vissuta nel suo passato riesce a empatizzare con le altre vittime: "Però posso dirle che conosco ogni dettaglio, ogni singolo dettaglio, e le donne lo sentono, che io… La credibilità, quando fai qualcosa, ce l’hai perché le persone ti “leggono”, si rendono conto che tu le comprendi davvero, e io so esattamente che cosa capita nella psicologia di una donna che vive una violenza".
Non c'entrano Eros Ramazzotti né Tomaso Trussardi
Pur senza specificare chi sarebbe l'uomo responsabile di quegli episodi, la conduttrice ha chiarito che non sono coinvolti né l'ex Eros Ramazzotti né l'attuale marito Tomaso Trussardi, padri rispettivamente della sua primogenita Aurora e delle altre due figlie Sole e Celeste: "Escludo i mariti, così sapete che non c’entrano, così nessuno può pensare a loro. La violenza che ho vissuto, l’ho vissuta molto prima…". Le violenze risalirebbero dunque a quando Michelle era ancora giovanissima. Un momento buio che lei stessa è riuscita a superare fuggendo dalla persona che le ha fatto del male.
Ho solo capito che se avessi continuato a subire quella violenza, sarei stata corresponsabile di quella violenza. Mi sono detta: “Devi uscire da questa situazione perché se no vuol dire che in fondo la vuoi”.